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Confartigianato. Qualità delle carni italiane certificata da etichette e da 42 marchi Dop, Igp, Stg


E’ notizia degli ultimi giorni l’allarme dell’ OMS sul consumo di carni rosse e insaccati, ritenuti potenzialmente cancerogeni, che sta creando non pochi timori e interrogativi tra i consumatori. Interviene su questo argomento anche Mauro Cornioli, Presidente di Confartigianato Alimentazione Toscana “Quando si parla di alimentazione, è indispensabile controllare la qualità dei prodotti e scegliere in modo corretto, utilizzando tutte le informazioni disponibili anche grazie alle regole sulle nuove etichette”.

“E’ necessario difendere la propria salute – sottolinea Cornioli – conoscendo e scegliendo bene cosa si acquista per le nostre tavole. Le aziende artigiane italiane utilizzano metodi di produzione e di conservazione tradizionali e naturali che niente hanno a che vedere con l’uso massiccio di additivi e conservanti artificiali diffuso in altri ambiti produttivi. Le nuove norme sull’etichettatura forniscono ampie garanzie al consumatore ed è possibile acquistare in sicurezza insaccati, salumi e carne rossa trattata, a patto che questa carne sia lavorata in modo corretto”.

Di fronte all’allarmismo lanciato dall’Oms, Cornioli precisa inoltre: “Non è certo una novità che si debba prediligere la dieta mediterranea  e che si debba fare un consumo ragionevole di carni rosse, facendo attenzione in particolare ai metodi di cottura. E’ pur vero che l’allarme è rivolto in particolar modo verso le carni cotte e lavorate con l’aggiunta di conservanti e prodotti chimici a lunga conservazione che di fatto escludono molte delle produzioni prettamente artigianali. Per di più le abitudini alimentari del nostro Paese non contemplano il consumo massiccio di carne a partire dalla prima colazione, come invece succede in molti paesi esteri, e questo fatto riduce naturalmente e drasticamente  la quantità giornaliera in grammi di tale alimento e di conseguenza i rischi di insorgenze di patologie a carico dell’apparato digerente.”

“Inoltre non dimentichiamo che il nostro Paese  – sottolinea il Presidente Cornioli – vanta un altissimo numero di specialità alimentari italiane riconosciute e tutelate dall’Unione Europea con i marchi DOP (Denominazione di Origine Protetta), IGP (Indicazione Geografica Protetta) e STG (Specialità Tradizionale Garantita) che impongono il rispetto di disciplinari di tutela della lavorazione e provenienza delle materie prime. L’Italia è leader nell’Ue per quantità di prodotti difesi da questi marchi di qualità. Per quanto riguarda le carni fresche sono 5 e per le preparazioni di carne (salumi e insaccati) sono ben 37”.

 



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