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I cittadini pronti a ristrutturare ma decisivi gli incentivi fiscali


Il cittadino italiano e l’amore per la propria casa… Una storia millenaria ma sempre attuale. Tanto attuale che sono 2.771.000 i proprietari di immobili intenzionati ad effettuare nei prossimi 12 mesi un intervento di manutenzione sulla propria abitazione. Lo rivela un’analisi di Confartigianato sull’utilizzo degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edili e il risparmio energetico.

“Gli incentivi per le ristrutturazioni – spiega quindi il presidente di Confartigianato Arezzo, Ferrer Vannetti – sono assolutamente fondamentali anche per contribuire ad attenuare le difficoltà delle imprese dell’edilizia aretina”. Infatti, secondo l’analisi di Confartigianato, il settore delle costruzioni, nel quale le imprese artigiane sono pari al 60,2% delle aziende del settore, stenta a manifestare segni di ripresa. “Ecco   quindi che ben vengano gli interventi di rilancio dell’impresa con il progetto 4.0 del Governo, ma sarebbe gravissimo non dare linfa anche al settore delle Pmi, visto che è quello più vivace e più numeroso per numero di aziende”.

Anche perché la produzione del settore nei primi sette mesi dell’anno ha registrato un calo dello 0,4% e nel secondo trimestre di quest’anno l’occupazione è diminuita del 2,1%.

“Per risollevare le imprese delle costruzioni allora aggiunge Vannetti  bisogna puntare su misure che favoriscano la manutenzione del patrimonio immobiliare e che aiutino anche le famiglie stesse nella gestione di questa manutenzione. Per questo vanno rese permanenti le detrazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico degli edifici”.

“Oltre a rilanciare le imprese delle costruzioni – insiste il presidente – si coglierebbero più obiettivi: riqualificazione del patrimonio immobiliare il 60% del quale risale a prima degli anni ‘70, emersione di attività irregolari e gettito per lo Stato, risparmio energetico e difesa dell’ambiente”.

Sul fronte dell’impatto ambientale, infatti, secondo Confartigianato, emerge che gli interventi sostenuti dall’ecobonus hanno prodotto un effetto positivo: dal 2007 al 2016 hanno permesso un risparmio di energia di 12.886 Gwh. Il maggiore risparmio deriva dalla coibentazione di superfici opache e sostituzione di infissi (49,1%) e dall’impiego di impianti di riscaldamento efficienti (39,8%).

A livello nazionale il valore delle detrazioni Irpef per recupero del patrimonio edilizio e risparmio energetico è stato pari a 5,8 miliardi nel 2015. Appare in crescita soprattutto la richiesta di incentivi per gli interventi di risparmio ed efficienza energetica: nel 2016 sono state presentate 408.032 domande, per un spesa complessiva di 3,4 miliardi, con un aumento del 21,5% del numero di domande rispetto al 2015.

Le detrazioni più richieste sono quelle connesse agli interventi di recupero del patrimonio edilizio che ammontano a 4.703 milioni di euro e sono pari all’81,4% delle detrazioni che interessano la filiera della casa, mentre quelle per interventi di efficientamento energetico ammontano a 1.071 milioni di euro, pari al restante 18,6% delle detrazioni che interessano la filiera della casa.

 



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