“Nuovo codice degli appalti: passi avanti, ma ancora tante criticità.” Questo il giudizio di Giordano Cerofolini di Confartigianato dopo l’approvazione in via preliminare del Consiglio dei ministri del nuovo “Codice degli appalti pubblici e dei contratti di concessione”, il decreto legislativo unico che recepisce le direttive europee sugli appalti e riordina la disciplina in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.
“In attesa di conoscere nel dettaglio le disposizioni del decreto varato dal Governo – spiega Cerofolini Presidente della Federazione Edili di Confartigianato Imprese Arezzo – il nostro giudizio è parzialmente positivo. Abbiamo l’occasione per cambiare passo e valorizzare il ruolo delle piccole imprese nel mercato degli appalti pubblici, a condizione che la normativa di minuta attuazione sia coerente con i principi della legge delega che ritroviamo nel decreto legislativo approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri”.
“Il testo – sottolinea Cerofolini– recepisce le sollecitazioni della Confederazione, sopratutto in relazione alle piccole commesse. Fra gli aspetti positivi l’obbligo, da parte della stazione appaltante, del pagamento diretto dei subappaltatori alle microimprese e in caso di inadempimento da parte dell’appaltatore o su richiesta del subappaltatore; la suddivisione in lotti di lavorazione o prestazionali per garantire alle micro e piccole imprese l’effettiva possibilità di partecipare agli appalti; la restituzione alle imprese della libertà di scelta del contratto da applicare; misure premiali per i concessionari che coinvolgano le Pmi negli appalti; l’applicazione dell’istituto dell’avvalimento; la possibilità di ricorso generalizzato al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa; l’esclusione del ricorso al solo criterio del massimo ribasso per le gare ad alta intensità di manodopera; la riduzione degli oneri documentali a carico delle imprese in un’ottica di semplificazione; per il subappalto l’eliminazione dell’obbligo di nominare la terna nel sottosoglia.”
“Nel testo – aggiunge tuttavia Cerofolini- vi sono però forti criticità. Occorrerà intervenire su una consistente riduzione delle tariffe di attestazione rilasciate dalle SOA, dal momento che non verrà innalzata la soglia di 150.000 euro. Altrimenti sarà ancora una occasione mancata per favorire le micro e piccole imprese nella partecipazione agli appalti. Inoltre il decreto legislativo approvato dal Governo tradisce la chiarezza del principio, contenuto nella legge delega, di privilegiare le imprese a Km zero puntando sulle aziende di prossimità rispetto al luogo di esecuzione per l’eccessiva discrezionalità che viene concessa alla Stazione Appaltante.”
Il testo dovrà ora essere trasmesso al Consiglio di Stato ed alla Conferenza unificata che esprimeranno il loro parere entro 20 giorni dalla data di trasmissione; contestualmente il testo sarà inviato alle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari, che si pronunciano entro trenta giorni.