Ecco le proposte avanzate dalla Federazione Impianti durante la riunione dell'Osservatorio nazionale tenutasi a Roma
Si è tenuta negli scorsi giorni a Roma, presso la sede del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, una riunione dell’Osservatorio sul cosiddetto decreto “controlli antincendio”, il Decreto Ministeriale 1° settembre 2021 “Criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio”.
Sono molte le istanze emerse e le proposte avanzate da Confartigianato sulla gestione e la conservazione degli apparati di sicurezza. Si riporta di seguito, schematizzando per punti, una sintesi dello “stato dell’arte” sul dossier in oggetto.
- Risultano presentate, alla data dell’11 marzo, circa 1.600 domande d’esame (prevalentemente sui presidii di minore “complessità”, tipo EVAC ed estintori). Si precisa che esse pertengono ad un numero sensibilmente inferiore di persone, poiché i soggetti che si sono iscritti hanno prescelto, in media, tre presidii.
- Dalla data odierna, tutte le domande di sostenimento d’esame potranno essere presentate esclusivamente a mezzo portale web.
- Risulta confermata la possibilità di gestire l’iter di iscrizione delle persone da qualificare, sul portale ad hoc, del Corpo nazionale, da parte dei servizi associativi, per più soggetti ed imprese.
- Su richiesta di Confartigianato il Corpo nazionale valuterà se rendere pubbliche le domande (quiz) a risposta multipla, come avviene di norma per prove e verifiche di rilevanza pubblica consimili (es.: esame per Responsabile Tecnico dell’Albo Gestori Ambientali).
- Confartigianato ha richiesto l’emanazione di un fac-simile di CV per le persone che rientrino nello schema di qualificazione semplificato (tre anni di esperienza). Inoltre, per coloro i quali vantino esperienza, ma non siano in possesso di alcuna attestazione aziendale (es.: azienda fallita, chiusa o rapporto di lavoro risolto non “in bonis”), il Corpo nazionale valuterà di emanare un’apposita auto-dichiarazione.
- Confartigianato, ha poi formalmente richiesto che il regime del cosiddetto «NOT» – ovverosia il “Nulla Osta Transitorio” alla continuazione delle attività manutentive, venga formalizzato con un atto amministrativo, giacché si stanno verificando casi in cui esso venga richiesto, per gare d’appalto pubbliche/private, impropriamente, oppure sia considerato un requisito essenziale per la qualificazione dell’appaltatore della manutenzione, anche ai sensi del Testo Unico SSL, laddove viceversa esso NON è requisito obbligatorio, almeno sino al 25 settembre. Inoltre, si è chiesto che la durata del «NOT» sia illimitata, ovviamente nelle more del sostenimento dell’esame di qualificazione e che non abbia invece, come ora previsto, durata di soli 12 mesi.
- È stato chiesto al Corpo nazionale di chiarire il ruolo del “membro tecnico esterno” in seno alla Commissioni d’esame, ovvero un rappresentante dei manutentori, che a parere della scrivente – rappresentato al Corpo nazionale – deve avere un peso nella valutazione finale della persona candidata.
È stata infine vibratamente rappresentato quanto segue:
- la copertura incompleta da parte dei soggetti formatori del territorio nazionale: sono “fuori”, cioè senza Enti di formazione numerose regioni, al nord, centro, sud ed in Sardegna;
- la scarsa trasparenza sul costo/tariffe di formazione sui portali degli Enti di formazione; Confartigianato ha invitato il Corpo a prevedere obblighi di trasparenza in tal senso verso gli Enti di formazione; l’elevato costo della formazione (circa 1.000 euro, in media, a presidio, oltre a tasse e imposte statali); la farraginosità del meccanismo di “preaccordo” fra persona da esaminare e sede d’esame da scegliere per la verifica. Il Corpo nazionale ha preannunciato che valuterà, in presenza delle suddette criticità, se concedere un’ulteriore proroga, “scavallando” cioè il 25 settembre 2025.
Approssimandosi infine la scadenza sopra richiamata, concernente appunto l’entrata in vigore dell’obbligo di qualificazione, le Organizzazioni presenti nell’Osservatorio hanno richiesto che la cadenza delle riunioni del medesimo sia più frequente, auspicandone l’organizzazione in modalità mista, on line e presenza, per favorire la più ampia partecipazione dei rappresentanti delle Associazioni ed Enti di formazione, in una fase critica per l’entrata a regime del sistema di qualificazione quale quella attuale.
Nei prossimi giorni Confartigianato Impianti porterà a compimento la fase di selezione degli Enti formatori accreditati dal Corpo nazionale, allo scopo di individuare quelli con cui stipulare apposite convenzioni nazionali, non vincolanti, per il Sistema associativo.
Inoltre, la Federazione sta valutando la possibilità di organizzare un format di «corso di formazione di “ripasso”», per le persone che intendano qualificarsi facendo valere la transitoria possibilità offerta dalla modalità d’esame “semplificato” (solo orale e pratico).
Per saperne di più è necessario contattare il Coordinatore di Confartigianato Impianti, Simone Verdelli (Tel. 0575314282 – simone.verdelli@artigianiarezzo.it)