L'evento promosso dalla Consulta provinciale della Moda si terrà il 12/11 alle ore 17.45
La moda è uno dei settori maggiormente penalizzati dall’emergenza Covid19. La prima preoccupazione delle Associazioni di categoria, di Enti e Istituzioni è stata quella del sostegno alla filiera, per non perdere una componente essenziale del Made in Italy. Il settore si sta attestando in una fase di definitiva ripartenza grazie a nuovi strumenti di digitalizzazione (e-commerce e non solo) che diventano fondamentali per la riorganizzazione strategica delle filiere produttive.
Cercare di affrontare più da vicino i problemi delle imprese e del territorio, favorire la reciproca conoscenza, promuovere relazioni di business tra le aziende della filiera tessile, abbigliamento e calzature, rappresentano le priorità dell’attività della Consulta provinciale della Moda rappresentata dai Presidenti delle tre associazioni di maggior rappresentanza della Provincia di Arezzo rispettivamente Marco Sanarelli per Confindustria sezione Moda, Giordano Frangipani per Confartigianato Moda e Paolo Pernici per Cna Federmoda.
“Il comparto della moda – dicono i tre rappresentanti – occupa in Toscana più di un terzo dei lavoratori della manifattura, ben più di quanto accada nelle altre regioni italiane. Si tratta, del resto dell’attività che più di altre ha caratterizzato lo sviluppo della regione dell’ultimo dopoguerra. Solo negli ultimi decenni, nella provincia di Arezzo per le produzioni di pelletteria, maglieria e calzature si sono localizzati importanti marchi internazionali che hanno consentito il successo di alcuni settori sui mercati internazionali“.
“Il settore – continuano Frangipani, Sanarelli e Pernici – ha vissuto vicende diverse a seconda dei comparti e dei territori. Il ritorno tanto agognato alla normalità con i suoi consueti livelli e ritmi potrà essere senza dubbio molto graduale, facendo registrare nel frattempo dei cali importanti in alcuni settori. In più, sarà corretto affermare come le aziende caratterizzate da una dipendenza piuttosto elevata nei confronti di export e catene globali di produzione abbiano già iniziato a soffrire in maniera importante dal gennaio dello scorso anno. Ovvero dai primi momenti in cui il Coronavirus aveva iniziato il suo percorso di diffusione a partire dalla Cina. Il fermo delle attività produttive ha colpito duramente anche altre industrie, in difficoltà nel riuscire a generare flussi di cassa adeguati per poter far fronte ai vari impegni. Si tratta di quelle realtà con una leva finanziaria elevata e una scarsa liquidità. Ad ogni modo, sarà corretto affermare come vi siano anche settori che potranno trovare nuove prospettive di sviluppo, ed è proprio la capacità di innovare il modelli di business a rappresentare il bivio cruciale, che consentirà di sopravvivere oppure finirà per far sparire molte realtà. Tutto questo naturalmente dovrà tenere conto, accanto ai riflessi per quanto riguarda il fronte prettamente economico e soprattutto in ottica di rischio creditizio, anche degli impatti sotto l’aspetto finanziario che aziende, imprenditori e start up si troveranno necessariamente ad affrontare anche per quest’anno e naturalmente quello a venire“
Per analizzare il momento e per fornire alle imprese del territorio spunti interessanti per cavalcare questo momento di grande cambiamento, la Consulta provinciale della Moda (composta dalle Federazioni provinciali di Confartigianato, Confindustria e Cna) ha promosso per Venerdì 12 Novembre alle ore 17.45 un webinar da titolo “SCENARI ECONOMICI POST-COVID nel settore moda: Quali prospettive ?”
Relatore dell’evento sarà il Dott. Alessio Fiaschi.
La partecipazione all’evento è completamente gratuita ma è obbligatoria la registrazione al fine di ricevere per tempo il link della piattaforma online condivisa.
Info: Manuela Boncompagni – Tel. 0575314281 – manuela.boncompagni@artigianiarezzo.it