L'appello del Presidente: "Per noi il gasolio è come il grano per il fornaio, non c'è più tempo, la nostra attività è troppo importante per ignorare le nostre lecite richieste"
Non si ferma la protesta degli autotrasportatori aretini nonostante il decreto legge per contrastare gli effetti della crisi in Ucraina che prevede una generalizzata riduzione delle accise di 25 centesimi alla pompa per tutti. “Una misura che ha un’incidenza quasi nulla sul trasporto professionale”, sottolinea il presidente provinciale Confartigianato Trasporto merci, Marco Sensi “l’autotrasporto, infatti, gode già del rimborso accise di 21 centesimi per ogni litro di gasolio, per cui gli effetti delle misura introdotta per i veicoli oltre le 7,5 tonnellate di categoria euro 5 ed euro 6 è irrisoria e non decisiva per la drammatica situazione in cui versa l’autotrasporto, che sta subendo una crisi di proporzioni mai viste”, aggiunge Sensi.
Il decreto istituisce presso il Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili un fondo di 500 milioni di euro specificamente dedicato al sostegno del settore autotrasporto, con l’obiettivo di mitigare gli aumenti eccezionali dei costi del carburante e dare ossigeno alle imprese. Si tratta di una misura compensativa per dare risposte all’emergenza caro-gasolio dell’autotrasporto con un’ingente dotazione finanziaria che necessita di essere attuata attraverso un decreto ministeriale entro 30 giorni.
“È necessario capire urgentemente la modalità di erogazione di questi 500 milioni di euro che devono essere destinati immediatamente a beneficio degli autotrasportatori, affinché già nelle prossime settimane ricevano direttamente liquidità nelle proprie casse aziendali”, commenta Sensi. “Per noi il gasolio è come il grano per il fornaio, non c’è più tempo, la nostra attività è troppo importante per ignorare le nostre lecite richieste”, conclude Sensi.