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Riaprono librerie, cartolerie e abbigliamento per bambini. In Toscana obbligo sanificare impianti


 

Riaprono alcuni esercizi in virtù di apposite disposizioni del Governo, ma in Toscana il presidente della Regione ha emesso una nuova ordinanza con la quale ha stabilito una serie di condizioni preliminari e necessarie per la riapertura.

Dal 14 aprile possono aprire cartolibrerie e librerie e negozi di vestiti per bambini e neonati. Possono ripartire anche attività come la selvicoltura, la manutenzione delle aree forestali e delle opere idrauliche, le aziende della filiera di carta e cartone. L’ordinanza regionale sulle prescrizioni da seguire riguarda attualmente le imprese di questi settori.

Al primo punto c’è la sanificazione dei locali, compresi gli impianti di aerazione se presenti, da farsi prima di aprire l’attività. La seconda avvertenza riguarda le condizioni di salute: in caso di febbre o altri sintomi influenzali il lavoratore è obbligato a rimanere casa e il datore di lavoro deve assicurarsi ogni giorno, all’inizio del turno, il rispetto della disposizione, anche mediante autocertificazione del dipendente.

Lo spostamento dal domicilio al posto di lavoro (e viceversa) è preferibile che avvenga individualmente. Laddove questo non fosse possibile, il datore di lavoro dovrà fornire al lavoratore mascherine e guanti monouso a sufficienza per tutti gli spostamenti.

Valgono poi le raccomandazioni consuete come l’obbligo alla frequente e minuziosa pulizia delle mani, ad indossare guanti monouso e mascherine in tutte le possibili fasi lavorative che assieme ai detergenti dovrà fornire il datore di lavoro, la distanza di sicurezza tra le persone (che in Toscana dovrà essere di almeno un metro e 80 centimetri e non solo un metro). Nell’ordinanza toscana si invita, per quanto possibile, anche a posizionare pannelli di separazione tra i lavoratori e l’utenza.

I dipendenti dovranno essere informati sui comportamenti da tenere. L’accesso dei clienti dovrà essere regolamentato e scaglionato, anche in funzione degli spazi disponibili e differenziando, se possibile, i percorsi di entrata e uscita. Entra solo chi indossa mascherina protettiva che copra naso e bocca e dopo sanificazione delle mani ed aver indossato guanti monouso. Per questo all’ingresso di ogni negozio ci dovrà essere un dispenser con liquido per lavarsi le mani e guanti da poter indossare. I clienti in attesa di entrare dovranno rispettare, anche fuori, la distanza di un metro e ottanta centimetri tra loro. Infine almeno due volte al giorno i negozi dovranno essere puliti, assicurando al contempo un’adeguata aerazione naturale e ricambio dell’aria.

Il presidente di Confartigianato Termotecnici Simone Bolgi interviene in particolare riguardo l’obbligo di sanificazione e gli interventi da effettuare sugli impianti di aerazione.

“Sarebbe più corretto – precisa Bolgi – parlare di impianti di climatizzazione estiva ed invernale ed impianti per ricambi di aria. Tutti gli impianti che svolgono queste funzioni sono compresi nell’ordinanza regionale sotto la voce impianti di areazione. Pertanto è necessario – continua Bolgi – un’accurata manutenzione del terminale interno dell’impianto (unità interna) attraverso la pulizia di filtri e batterie e la loro sanificazione con prodotti specifici. In merito alla frequenza delle manutenzioni, dipende molto dalla tipologia di attività svolta e dall’utilizzo che si fa dell’impianto, se soltanto estivo oppure anche invernale. Per eseguire queste operazioni, occorre personale specializzato, poichè si interviene all’interno delle macchine, non soltanto sul filtro.

Anche per i prodotti che verranno usati per la sanificazione Bolgi ritiene opportuno precisare che devono essere specifici. “Le nostre imprese saranno direttamente informate – conclude Bolgi – in tempi rapidissimi, dalle aziende produttrici che sono già al lavoro su questo tema. E’ evidente che per tutte queste misure, dovendo garantire la salute pubblica, non è davvero il caso di improvvisare competenze e professionalità né in merito ai prodotti da utilizzare, né in merito al personale che dovrà intervenire. Le nostre aziende, in quanto professioniste del settore con tanto di patentini e certificazioni di qualità, sono le figure più indicate per questi interventi.”

 



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