Particolarmente critica risulta la situazione per le nuove generazioni che nel 2009 hanno fatto registrare nella provincia di Arezzo un tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) del 17,7%. Un dato appena migliore di quello toscano che fa registrare una disoccupazione giovanile del 17,8% e abbondantemente sotto a quello italiano che raggiunge addirittura il 27,7%, ma che comunque deve far riflettere le istituzioni e le categorie economiche per la sua gravità. Dati non certo confortanti neanche sul fronte del tasso di occupazione giovanile (l'incidenza di coloro che hanno un'occupazione sul totale dei giovani) dove Arezzo fa registrare appena il 25,2%, piazzandosi al 47° posto in Italia e nemmeno per il tasso di attività giovanile del 30,6%, 56° posto in Italia, e per il tasso di abbandono scolastico in Toscana del 9,9%.«Le condizioni del mercato del lavoro – spiega il presidente di Confartigianato Imprese Arezzo, Giovan Battista Donati – preoccupano anche in una prospettiva storica; tanto per fare un esempio la recessione del 1992-1993 determinò una caduta dell'occupazione che venne recuperata solo dopo otto anni e mezzo. Questo vuol dire con buona probabilità che i dati di cui disponiamo oggi sono destinati a peggiorare. Tuttavia – conclude Donati – in questo difficile contesto, dobbiamo segnalare che l'artigianato è un settore che mostra una forte stabilità nel rapporto di lavoro, anche nella fase di ingresso dei lavoratori in azienda». Le assunzioni a tempo indeterminato previste nell'artigianato infatti sono pari al 49,9% del totale; un dato superiore di oltre due punti rispetto alle imprese non artigiane, mentre la quota di assunzioni a tempo determinato è inferiore di quasi 6 punti rispetto alle imprese non artigiane. L'artigianato inoltre, si conferma il settore con la maggiore vocazione per l'apprendistato: il 13,6% delle assunzioni nell'artigianato utilizzano questo istituto, contro l'8% delle imprese non artigiane. L'apprendistato è una forma contrattuale che facilita la formazione in azienda ed è di grande importanza nel mercato del lavoro, caratterizzato da una forte difficoltà di armonizzazione tra domanda e offerta. La difficoltà di reperimento di figure professionali infatti, nonostante la crisi rimane elevata, vi è difficoltà di reperimento di specifiche figure professionali nel 25,1% delle assunzioni non stagionali previste, mentre in Toscana il dato risulta ancora più allarmante: il 32,8%.
Ad Arezzo il 17,7% dei giovani è disoccupato, mentre non si trova il 32,8% delle figure professionali. Confartigianato Arezzo: Potenziamo l’apprendistato
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