Galletti: Fragilità, isolamento, ansia sociale le tematiche che vedranno al centro del dibattito giovani e anziani
Non si possono cancellare i mesi più duri della pandemia con un tratto di penna perché di quel periodo di isolamento, di incertezza di distanza sociale, sono ancora molte le ferite da curare.
Per questo motivo Confartigianato Persone ha deciso di promuovere un convegno dal titolo “Covid-19 durante e dopo. Fragilità, isolamento, ansia sociale: come uscirne?” in programma Sabato 17 Dicembre 2022 dalle ore 9.30 alle ore 12.30, presso l’Auditorium dell’Ospedale San Donato di Arezzo.
“La nostra associazione durante il lockdown, non ha smesso nemmeno per un minuto di offrire rassicurazione, opportunità e spiegazioni agli associati e non solo – spiega il presidente provinciale di Anap Confartigianato Persone Arezzo, Angiolo Galletti – La reazione generale è quella di lasciarci alle spalle quel periodo, pensare che sia stato solo un brutto sogno, rimuoverlo. Sembrano passato tanto tempo e invece sono solo alcuni mesi. Per questo motivo la nostra intenzione è quella di non lasciare indietro nessuno, di recuperare tutti coloro che hanno ancora difficoltà ad uscire da quel periodo traumatico”.
“Confartigianato Persone, nel periodo della pandemia è stata vicina a tutti coloro che necessitavano di un supporto, soprattutto gli anziani che sono sprofondati in uno stato di estrema solitudine. Oggi non possiamo metterci tutto alle spalle e con questo convegno, vogliamo cogliere l’occasione per tendere una mano a chi necessita di confronto ed aiuto”, spiega Galletti.
“Una giornata nella quale abbiamo voluto coinvolgere le istituzioni locali, gli esperti della Asl, psicologi, avvocati, counselor”, sottolinea Angiolo Galletti “A portare la loro testimonianza diretta saranno anche gli studenti del Liceo Vittoria Colonna di Arezzo. I nostri ragazzi, in particolar modo, hanno subito più di tutti le misure di restrizione per arginare la diffusione del virus. Si sono ritrovati improvvisamente privati della possibilità di andare a scuola, fare sport, uscire con i propri coetanei. Se per noi è stato difficile emergere da un periodo così nero, non possiamo nemmeno immaginare quanto lo sia stato per loro. Per questo motivo, siamo convinti che sia necessario tornare a parlare di ciò che è successo di continuare a tessere una rete forte di aiuto per tutti coloro che ne hanno ancora bisogno”, conclude Galletti
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