Il muro legislativo che per quasi un anno ha separato tante piccole e medie imprese edili da una fascia di mercato per loro molto rilevante cadrà il 1° luglio. A partire da tale data infatti diventeranno operative le disposizioni contenute nel Ddl collegato alla Manovra Finanziaria approvata il 27 maggio concernente le «Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile» che contiene la norma cosiddetta «salva consorzi artigiani».«Il Parlamento ha riconosciuto le ragioni delle piccole imprese del settore costruzioni penalizzate da una norma discriminatoria» dichiara Simone Verdelli, coordinatore provinciale della Federazione costruzioni di Confartigianato. Che prosegue: «È stata riconosciuta la necessità di annullare una disposizione che avrebbe messo in gravi difficoltà le imprese ed i consorzi artigiani che, a differenza di altre forme consortili, coinvolgono nella propria base sociale un numero di imprese molto ampio. Dal punto di vista operativo, sarebbe stato estremamente gravoso per i Consorzi coordinare così tante imprese ed evitare di incorrere involontariamente nella partecipazione congiunta delle gare».Sull'esito finale della vicenda ha pesato in modo determinante il ruolo svolto da Confartigianato Imprese che ha permesso di ristabilire i principi del Codice dei Contratti pubblici stravolto da un decreto correttivo lo scorso settembre. Una grande affermazione resa possibile dal costante impegno politico-sindacale profuso in questi mesi dall'Associazione, che ha saputo rappresentare e motivare le ragioni delle piccole e medie imprese artigiane.
Novità per gli appalti pubblici fino al milione di euro da luglio potranno tornare a partecipare anche i consorzi di imprese
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