Decisivo, questo ultimo problema secondo Fabbroni “Quest’anno difficilissimo ci ha comunque insegnato una cosa, utilizzando al meglio il web e l’online si possono fare efficacemente operazioni in tempi molto veloci e per questo non è più accettabile l’incredibile lentezza della nostra burocrazia amministrativa, che spesso, anche su tematiche davvero decisive come ad esempio il Superbonus 110%, si prende addirittura 30 giorni solo per il primo riscontro. Qui è necessario e indispensabile che la Pubblica Amministrazione faccia un vero e rapido salto di qualità”.
La nuova squadra dell’area aretina, rafforzata anche dalla nuova task-force per l’area credito e business development, dovrà quindi affrontare, e per questo si appella anche al dialogo con le istituzioni locali, una serie di sfide non certo facili.
A partire proprio dalla questione metallo, spiega lo stesso Fabbroni “La riduzione dei consumi di gioielleria nei principali paesi del mondo ha avuto forti ripercussioni anche sull’economia delle nostre imprese manifatturiere, visto che l’area di Arezzo rappresenta il principale distretto produttivo nazionale di oreficeria e le aziende del nostro territorio hanno fatto registrare un calo del fatturato, in particolare per l’estero, di quasi il 30%”.
“Anche le imprese dei settori pelletteria, abbigliamento, calzature non stanno meglio – insiste Fabbroni – e hanno bisogno di un intervento di ben altro spessore rispetto alla misura contenuta nella Legge di Bilancio, vista la necessità di sostegno per il rilancio di tutte le imprese del settore moda, simbolo del made in Italy nel mondo, la moda è, infatti, il fiore all’occhiello della nostra tradizione manifatturiera artigiana. Questi solo alcuni argomenti di maggiore urgenza e contingenza, ma dovremo preoccuparci anche di altri temi, importanti e fondamentali quali le infrastrutture, con la “Due mari”, ponte Buriano, l’interporto di Arezzo e tanto altro, come ad esempio il tema della transizione digitale che è strategica per il mondo imprenditoriale in particolare per le piccole imprese artigiane, nei prossimi anni quando dovremo gestire in maniera intelligente le risorse previste dal Recovery Plan previsto dall’Unione Europea”.
“Decisivo – secondo Fabbroni – anche il rilancio del turismo, con ad esempio la ripartenza della Giostra del Saracino e della Fiera dell’Antiquariato, esempio di positivo connubio fra tradizione, innovazione e territorio. Arezzo e il suo Mercato Antiquario sono una tappa importante nella vita lavorativa di antiquari di tutta Italia e non la città stessa trae grandi benefici da questa manifestazione anche perché l’artigianato artistico è uno dei fiori all’occhiello della tradizione manifatturiera di qualità di Arezzo, ottimo veicolo di conoscenza e apprezzamento per questi territori e per la loro storica attività artigianale di alto livello. Un variegato mondo che va dalla ceramica al ferro battuto, dall’oreficeria artistica al restauro, dalla scultura alla decorazione. L’artigianato di oggi sarà l’antiquariato dei decenni che verranno”.
“Turismo ed enogastronomia poi – conclude Fabbroni – vanno di pari passo, si completano a vicenda, e quindi dobbiamo lavorare per arrivare ad un valido sostegno anche per le nostre imprese dell’alimentare visto che anche in questo caso l’artigianato è, come sempre, garanzia di qualità e salute, ma anche molla dell’economia del territorio e fa crescere il valore delle nostre piccole imprese e delle loro produzioni”.
Nella squadra del Presidente dell’Area aretina Leonardo Fabbroni, che è anche Presidente del Comitato comunale di Civitella, ci sono poi Fabrizio Piervenanzi (Presidente del Comitato intercomunale Arezzo – Castiglion Fibocchi) e Laura Cerofolini (Presidente del Comitato intercomunale Subbiano – Capolona).