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Un patto con giovani, scuole e istituzioni per aprire le porte del mondo del lavoro

Il Segretario Provinciale Alessandra Papini lancia un appello per orientare gli studenti verso scelte dal sicuro sbocco lavorativo


“Da anni ormai la nostra missione a favore dei giovani è qualcosa di molto concreto che va aldilà degli slogan e degli annunci che spesso fanno parte di un registro che non ci appartiene. Noi siamo rappresentanti di un’area produttiva fondamentale per il paese e che aveva visto negli ultimi decenni, il ricambio generazionale come qualcosa di automatico”, commenta il Segretario Alessandra Papini lanciando un patto con giovani, scuole e istituzioni per aprire le porte del mondo del lavoro.

La lunga vita delle attività artigiane era proprio garantita in un ricambio continuo e virtuoso che oggi ha portato piccole realtà ad essere delle solide attività imprenditoriali – spiega Papini – Oggi invece ci troviamo a dover commentare dei dati spesso allarmanti come quelli sulla dispersione scolastica e a doverci porre interrogativi importanti, noi con tutto il sistema scolastico quello delle famiglie e dei giovani stessi che sono protagonisti del proprio futuro”.

“L’anno che ci siamo lasciati alle spalle, è stato un periodo di importanti successi scaturiti da una nostra sempre più forte collaborazione con il mondo della scuola attraverso un nostro impegno costante, la grande disponibilità dei professori, dei dirigenti scolastici e degli artigiani che molto spesso e con successo si sono calati nel ruolo di docenti”, spiega il Segretario di Confartigianato.

Possiamo dire che tutto questo sia sufficiente? Ovviamente no, perché quando vediamo ridursi in maniera drastica le iscrizioni ad alcuni istituti professionali della nostra provincia, siamo costretti ad ammettere che qualcosa non ha funzionato, perché proprio quegli stessi istituti sono delle autostrade aperte verso il mondo del lavoro – sottolinea Papini – Ci troviamo a dover giornalmente affrontare il grande disagio delle piccole e medie imprese a non riuscire a reperire personale qualificato, ma nemmeno da inserire in un virtuoso percorso di formazione. Un’età media che continua ad aumentare ed uno spirito di ricambio che spesso latita minano il futuro del nostro tessuto economico. Noi – dice Papini – non possiamo certo entrare nella testa dei ragazzi e delle ragazze, soprattutto in un periodo storico molto complesso nel quale si sono lasciati alle spalle le forti problematiche sociali dovute al Covid e nel quale fanno seria difficoltà ad orientarsi. Non possiamo nemmeno puntare il dito verso di loro, ma altresì rimboccarci le maniche e stringere un patto per il futuro”.

“Il nostro obiettivo per quest’anno sarà quello di incrementare ancor più il dialogo con le scuole, aprire una via diretta di dialogo con i giovani, sostenere un confronto tra loro e il mondo dell’impresa che ha bisogno di forze fresche, idee, fantasia, innovazione, un pacchetto di esperienza che solo le nuove generazioni sono in grado di fornire”, conclude Papini.



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