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Alimenti. Le novità sul sistema di finanziamento dei controlli ufficiali previsti dal D.Lgs. 32/2021

La tariffa forfettaria riguarda le aziende che commercializzano all'ingrosso una quantità superiore al 50% della propria merce. L'autocertificazione va comunque inoltrata alla USL anche quando il pagamento non è dovuto


Il Decreto Legislativo 32/2021 in vigore dal 1 Gennaio 2022 ha modificato le norme per il finanziamento dei controlli ufficiali per la sicurezza alimentare, stabilendo nuove fasce di tariffa forfettaria annua.

Le imprese che in data antecedente al 1 Luglio 2021 hanno iniziato una o più attività di produzione alimentare tra quelle elencate nell’Allegato 2, sezione 6, tabella A del D.Lgs. 32/21 e che commercializzano all’ingrosso verso altri operatori o altri stabilimenti una quantità superiore al 50% della propria merce, in base alle nuove disposizioni, sono obbligati a corrispondere le relative tariffe forfettarie annue differenziate in tre fasce, a seconda del grado di rischio (basso € 200, medio € 400, alto € 800).

Sono escluse dall’obbligo le aziende che vendono e somministrano al consumatore finale in stabilimenti annessi e funzionalmente connessi.

Tutti gli operatori che effettuano le attività definite nel suddetto allegato, indipendentemente dal fatto che commercializzino all’ingrosso più o meno del 50% della propria merce, entro il 31 Gennaio 2022 debbono trasmettere alla propria ASL territoriale l’autodichiarazione compilata (scaricabile sotto) con le informazioni riferite all’anno solare precedente, confermando altresì se la propria attività rientra tra quelle obbligate o non soggette al pagamento della tariffa.

Sulla base delle informazioni acquisite con l’autodichiarazione, l’ASL applicherà la tariffa forfettaria annua relativa alla fascia di appartenenza riferita all’anno in corso, maggiorata dello 0,5%, ed emetterà la richiesta di pagamento entro il 31 Marzo.

In caso di omessa trasmissione della prima autodichiarazione o dei successivi aggiornamenti, ove dovuti, l’ASL applicherà d’ufficio per ogni anno di riferimento in cui non è stata pagata, la tariffa forfettaria annua dovuta in base al livello di rischio già attribuito nei precedenti controlli ufficiali.

Info: Gigliola Fontani – Tel. 0575314210 – gigliola.fontani@artigianiarezzo.it



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