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Una storia che va avanti da 53 anni, un istituto unico nel suo genere per gli indirizzi che offre: è il Liceo Artistico di Anghiari. Un’operazione nuova è in vista, almeno un tentativo, quello del rilancio offrendo agli studenti di tutt’Italia un convitto.
Tutto ciò con l’obiettivo di avere un numero sufficiente di studenti in modo da permettere la formazione di una classe, evitando così la chiusura dell’istituto. “Già nel mese di settembre abbiamo firmato la delibera di giunta – spiega il sindaco di Anghiari, Riccardo La Ferla – dove è stata data massima disponibilità al Liceo di occuparsi di mettere a disposizione la logistica per poter realizzare ad Anghiari il convitto. Da oggi si parla di fare promozione anche al dì fuori della nostra provincia, tramite pure le associazioni di categoria che ricoprono un ruolo importantissimo. Il Liceo Artistico di Anghiari è l’unico che possiede queste caratteristiche, ora rinnovato anche con il nuovo indirizzo della liuteria. Anche a seguito del calo degli iscritti siamo corsi al riparo formulando questa nuova offerta per tutti coloro che da fuori possono venire a studiare ad Anghiari”.
Una sorta di icona per tutta la Valtiberina, oltretutto ubicato in un palazzo storico nel cuore del centro anghiarese: un qualcosa che era nell’aria da tempo e che si sta pian piano concretizzando. “Abbiamo una scuola che ha una valenza internazionale – aggiunge il dirigente scolastico Luciano Tagliaferri – proprio per la sua unicità: la ricetta a questo punto è molto semplice, quella di poterla promuovere a livello Italia grazie a tutta quella rete degli enti e delle associazioni di categoria. Tutto ciò, però, comporta la possibilità di accogliere i ragazzi qui ad Anghiari. Il Convitto Nazionale ad Arezzo ospita già giovani da tutta Italia perché scelgono di studiare in indirizzi particolari presenti all’interno del Convitto, ma non solo; quindi ad Anghiari un’ospitalità convittuale che possa consentire agli studenti di venire a formarsi all’attuale Liceo Artistico, che ha comunque mantenuto la medesima professionalità di un tempo”.
Molto entusiaste del progetto anche le due principali associazioni di categoria. “Il settore del legno è in profonda crisi e trasformazione – sottolinea Giacomo Magi, di Confartigianato Arezzo – se dovessimo perdere anche il valore di questo istituto sarebbe un ulteriore colpo a questo settore: il Liceo di Anghiari è un’eccellenza a livello nazionale e le maestranze che sono state sfornate nel corso degli anni compongono le botteghe artigiane della provincia”. Un progetto che dovrebbe andare in porto già per il prossimo anno scolastico, quello 2016/2017.
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