Così il Presidente di Confartigianato, Maurizio Baldi, sull’operazione che ha garantito la continuità dell’azienda che opera in Valdarno
“Il salvataggio della Fimer e l’iniezione di liquidità effettuata dal nuovo investitore Greybull-McLaren, ci fa tirare un grande sospiro di sollievo”.
Così il Presidente di Confartigianato Imprese Arezzo, Maurizio Baldi, sull’operazione che ha garantito la continuità dell’azienda che opera in Valdarno. “E’ necessario – sottolinea Baldi – non abbassare la guardia perché il cammino è ancora lungo e da costruire”. Il presidente di Confartigianato chiede particolare attenzione a tutto il mondo dell’indotto. “Parliamo di aziende nel territorio che costituiscono un fattore fondamentale per la produzione, l’approvvigionamento e l’assistenza della Fimer”, aggiunge.
“Vogliamo essere fiduciosi e per questo siamo certi che il dialogo con i vertici dell’azienda continuerà ad essere proficuo, in ballo c’è la sopravvivenza di numerose imprese e di oltre 200 dipendenti. Parliamo di forza lavoro e professionalità che sono essenziali per dare energia al motore della Fimer. Per questo – commenta Baldi – le aziende dell’indotto non vogliono essere lasciate indietro”. Infine, il presidente di Confartigianato ci tiene a sottolineare quanto già grande sia stato lo sforzo messo in campo da quelle imprese che “alle quali è stato trasmesso dal giudice un accordo di concordato sui crediti tra il 5 e il 10%”, aggiunge Baldi.
“L’augurio – conclude – è che sia l’inizio di un nuovo percorso che veda la Fimer confermarsi una eccellenza e il Valdarno il motore di questa rinascita”.
Il ringraziamento di Baldi va al sindaco di Terranuova Bracciolini, Sergio Chienni. “Il sindaco – sottolinea Baldi – si è mosso da subito per creare le condizioni migliori a tutela dei dipendenti Fimer. Il suo impegno è stato fondamentale anche a tutela di tutto il sistema industriale che orbita attorno alla Fimer. Fin dal primo giorno ha voluto sottolineare come l’azienda abbia sviluppato un indotto fondamentale in tutto il territorio del Valdarno”.