Siamo in un momento storico in cui la determinazione del prezzo sta diventando, più ancora che un problema di mercato, un problema di credibilità e d’immagine.
Da un lato, le Associazioni di tutela dei consumatori stanno conquistando spazi sempre crescenti in difesa della parte debole del mercato, dall’altro i committenti forti premono sui fornitori di servizi, con tutto il loro peso, per strappare tariffe e prezzi sempre più bassi.
Chi è nel mezzo, il piccolo fornitore di servizi, di regola un’impresa individuale o familiare o al più una società di persone, ha un’arma soltanto: la trasparenza.
Da qui l’idea dei Carrozzieri di Confartigianato e CNA relativamente al progetto “Carrozzeria Trasparente”, nato dall’esigenza di offrire a tutti gli attori interessati alla riparazione dei veicoli un contributo di conoscenza su temi di grande importanza, primo fra tutti la tariffa oraria che le carrozzerie sono chiamate ad applicare.
L’argomento interessa gli imprenditori del settore delle carrozzerie e tutti gli addetti, i consumatori che utilizzano gli autoveicoli come principale mezzo di spostamento, le imprese e gli addetti del settore delle assicurazioni, i professionisti coinvolti nel percorso di liquidazione del danno e/o nella gestione del contenzioso.
Si tratta di una platea vastissima, anche nella Provincia di Arezzo, interessata al buon funzionamento del mercato, laddove la principale e fondamentale garanzia per raggiungere tale obiettivo è, come in ogni mercato la massima trasparenza dell’informazione a disposizione del maggiore numero possibile di soggetti che operano al suo interno.
L’interesse di tutti è di rendere questo mercato efficiente, convinti che questo si ottenga ricercando un punto di equilibrio tra liberalizzazione e regolazione.
In concreto, la tariffa viene considerata un punto di riferimento che deve essere condiviso, specie tra imprese di carrozzeria ed imprese assicuratrici.
Un punto di riferimento non rigido che oscilla entro dati intervalli in base alle condizioni del mercato e della competizione e, quindi, a favore delle imprese che, da ambo le parti, saranno le migliori e le più efficienti.
Lo studio è stato realizzato in collaborazione con il Dipartimento di studi statistici dell'Università di Firenze e con il contributo della Camera di Commercio di Arezzo
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