Colombe e uova di cioccolato? Meglio artigianali. Per l’ennesima Pasqua in tempo di crisi anche la tradizione si misura con il portafoglio, ma i consumatori si fanno sempre più attenti alla qualità. Così i prodotti artigianali, pur faticosamente, mantengono le posizioni e nonostante il ridotto potere di acquisto, conquistano il cliente attento grazie al gusto e alla ricerca di qualità. Magari si compra un po’ meno, ma si compra meglio. “Se il consumatore effettua la propria scelta basandosi soltanto sulla differenza di prezzo tra prodotto artigianale e prodotto industriale – osserva Fabio Bardelli, Presidente Provinciale dell’Associazione Pasticceri e Cioccolatieri di Confartigianato Imprese Arezzo – rischia di fare una scelta approssimativa e di tralasciare aspetti importanti che fanno la differenza. I pasticceri e cioccolatieri artigiani partono infatti – continua Bardelli – dall’utilizzo di materie prime di qualità e di provenienza tracciabile e riescono a realizzare creazioni che sono spesso “pezzi unici” per la particolarità delle decorazioni interamente fatte a mano, per l’originalità del confezionamento e per la possibilità di personalizzare la sorpresa. E per ogni domanda sugli ingredienti e sui metodi di lavorazione, il pasticcere-cioccolatiere artigiano è sempre a disposizione per soddisfare le domande del consumatore. Per non parlare poi della freschezza del prodotto artigianale che viene realizzato giorno per giorno nell’imminenza della Pasqua a differenza del prodotto industriale che viene messo in produzione qualche mese prima, stoccato e consegnato poi alla grande distribuzione. Da tutti questi aspetti – insiste Bardelli – deriva la differenza di prezzo con l’uovo di cioccolato o la colomba pasquale realizzati dalla grande industria, ma anche il prodotto e non solo il prezzo è completamente diverso.”
Ma quanto costa mediamente un uovo di cioccolato? E quanto una colomba di produzione artigianale?
“Circa 40 euro al kg per l’uovo di cioccolato e tra i 13 e i 18 euro per la colomba pasquale. Basta riflettere un momento – rileva Bardelli – per capire che anche i prezzi sono competitivi e qualche volta di gran lunga inferiori a quelli delle marche industriali più famose. Ci sono brand, molto noti apprezzati fra i bambini, solo per fare un esempio, che fanno pagare le uova circa 90 euro al chilo, e non sono nemmeno interamente di cioccolato. Ormai da qualche anno – conclude il Presidente dell’Associazione Pasticceri e Cioccolatieri di Confartigianato – la nostra categoria tiene bloccati i prezzi nonostante alcuni aumenti nelle materie prime. Anche se le imprese artigiane devono affrontare ogni giorno enormi difficoltà per andare avanti, noi siamo i primi a considerare che la crisi e la perdita del posto di lavoro si sta riflettendo in modo pesante sulle tasche dei consumatori.”