Gli atti della presentazione ufficiale della nuova realtà di Giovedì 3 Marzo presso Palazzo Cavallo "Un progetto che segna un svolta sociale"
“La prima grande prova per la Fondazione sarà l’accoglienza dei profughi ucraini. Proprio su questo fronte mi aspetto un grande impegno“. Con queste parole il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli ha salutato l’avvio ai lavori della Fondazione Arezzo Comunità, la terza fondazione della città, quella che si occuperà di welfare, della quale Ancos Confartigianato è socio.
Una realtà che vuole mettere insieme pubblico e privato, per fare sistema e affrontare così le necessità che emergono dal sociale, trasformando il rapporto fino ad oggi esistito tra il Comune e il terzo settore.
“Fra i suoi primi obiettivi – spiegano i soggetti che hanno condotto la presentazione del nuovo Consiglio di Amministrazione – c’è quello di dare servizi a chi dà servizi sostenendo il volontariato ed il terzo settore nelle loro esigenze, supportandolo nella partecipazione ad ogni genere di bando, sviluppando l’elaborazione di progetti di rete e le campagne di fundraising“.
Lucia Tanti, Vice Sindaco di Arezzo e Presidente della Fondazione, non ha nascosto l’entusiasmo nel varare questo progetto definito “coraggioso”.
“Tiene insieme – ha sottolineato Tanti – pubblico, privato e privato sociale per costruire un nuovo modello e un nuovo stile nelle politiche di coesione sociale. La Fondazione Arezzo Comunità è, a suo modo, un’opera pubblica fatta di persone, di passioni e di intelligenze. Questo strumento metterà a sistema il presente e preparerà il futuro, progetterà e gestirà servizi innovativi il più possibile fatti su misura, immaginerà concretamente l’Arezzo dei prossimi 50 anni. Si tratta di una sfida, unica in Italia, che mette a disposizione una piattaforma comune capace di tenere insieme la città impegnata nel terzo settore e nel volontariato nel rispetto delle singole identità, nel solco di una tradizione capace di farsi contemporanea e nella consapevolezza che “insieme si va più lontano”.
Tra gli obiettivi della Fondazione c’è anche quello di dotare l’amministrazione comunale di un dinamico “ufficio studi” che monitorizzi servizi e opportunità e che, grazie alla collaborazione tra tutti i soggetti in campo (dai volontari al comitato tecnico scientifico) e al confronto con esperienze nazionali ed internazionali di rilievo, possa proporre azioni di innovazione sociale capaci di andare sempre più incontro alle mutate esigenze e ai diritti dei singoli cittadini e della comunità locale.
Fra le ambizioni quella di gestire, in nome e per conto dell’amministrazione comunale, servizi innovativi andando oltre gli schemi, in alcuni casi estremamente rigidi, a cui gli enti locali sono sottoposti e che non sempre sono adatti a rispondere alle necessità, sempre più plurali e “spezzettate”, delle singole persone.
Il consiglio di amministrazione, guidato di Lucia Tanti (presidente), è composto da Stefano Parati (vice presidente), Andrea Fratini (consigliere delegato), Gabriella Rossi (consigliere) e Enrico Maria Stopponi (consigliere). Sono già operativi il direttore Alfredo Provenza e Monica Puzzella (revisore dei conti). Nei prossimi mesi altri due membri entreranno a far parte dell’organo: saranno la rappresentanza di tutte le associazioni che sono entrate a far parte della Fondazione.
Sono soci fondatori il Comune di Arezzo, la Casa Pia Vittorio Fossombroni, la Casa Thevenin, la Fondazione Aliotti e la Fraternita dei Laici Arezzo.
Hanno aderito come soci di partecipazione Ancos Aps Confartigianato Arezzo, l’Associazione Autismo Arezzo, l’Associazione Crescere, l’Associazione Delfosub Club Onlus, l’Associazione “Era”, l’Associazione I Care Arezzo ODV, l’Associazione “Per Talea” Associazione di genitori adottivi e affidatari, l’Associazione Sempre Positivi, il Calcit Arezzo, il Centro Sportivo Italiano Comitato di Arezzo, Cisom – Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta, la Fondazione Monnalisa, la cooperativa Koinè, la Croce Bianca Arezzo, la Croce Rossa Italiana Comitato Arezzo, la Misericordia di Arezzo, il Mumec – Museo dei Mezzi di Comunicazione, Progetto 5 Arezzo, Tecla odv.