Mettereste la vostra salute e la vostra bellezza in mano ad una persona che non offre garanzie?
Questo è il rischio quando ci si affida a personale che non dispone delle necessarie autorizzazioni e qualificazioni. E questa è la campagna che intende portare avanti Confartigianato Arezzo, a tutela della salute e dell’estetica dei cittadini e delle giuste istanza di chi è in regola.
“In tempi di crisi l’abusivismo – osserva Pier Luigi Marzocchi anche nel comparto dell’Estetica e in quello dell’Acconciatura, sono in crescita esponenziale. E’ però un fenomeno che non può e non deve essere tollerato, perchè oltre a fare concorrenza sleale a chi è in regola e dispone di tutti i titoli e tutte le autorizzazioni necessarie, l’abusivismo è un fenomeno che danneggia la clientela. E’ evidente infatti interviene Fabrizio Tacconi che le norme prescritte per chi opera correttamente in questi settori sono dettate dalla necessità di offrire al cliente il massimo della sicurezza e della professionalità. Chi lavora al nero invece – ribadisce Tacconi non solo evade le tasse e fa un danno alla società intera, e alla categoria, ma non riesce nemmeno a garantire la sicurezza e la professionalità necessaria in un contesto tanto delicato.”
Confartigianato è impegnata da anni, in questo, come in altri settori, nella difesa della legalità e nella lotta all’abusivismo, ma stavolta si è fatto un salto di qualità.
“Siamo riusciti a concordare azioni congiunte e a lanciare una campagna di livello regionale – spiega Pier Luigi Marzocchi perchè siamo convinti che la piaga dell’abusivismo deve essere debellata su tutto il territorio, altrimenti si rischia di essere scarsamente efficaci. Tutte le sedi territoriali in questi giorni svolgeranno la loro conferenza stampa e nei prossimi giorni tutti daremo il via alla distribuzione della locandina e dei pieghevoli che invaderanno tutta la regione Toscana per promuovere lo slogan “Non mettere a rischio la tua salute ” affidati a un professionista dell’acconciatura e dell’estetica, un abusivo gioca con la tua pelle e i tuoi capelli”.
Per dare un’idea della valenza di questa battaglia basta qualche dato. Il settore della bellezza è vastissimo, in Europa si contano circa 400.000 saloni con oltre 1 milione di addetti (8% di tutto il settore servizi), in Italia il settore occupa nell’acconciatura circa 80.000 imprese con quasi 170.000 addetti, mentre per l’estetica le imprese sono circa 31.000 con circa 95.000 addetti, raggiungendo un fatturato che si aggira intorno ai 6 miliardi di euro.
In Toscana le imprese del benessere sono circa 13.000, di cui circa 9.000 per l’acconciatura, 4.000 sono per l’estetica, la dimensione media impegna circa 2,2 addetti ad attività, in totale in Toscana sono impegnati circa 27.000 addetti. Oggi si calcola che le attività abusive raggiungono in alcune realtà addirittura il 50% nell’acconciatura e oltre il 60% nel settore dell’estetica. Si registra inoltre la concorrenza sleale di attività, spesso gestite da orientali, che praticano prezzi troppo bassi e fanno concorrenza sleale.
Un’ indagine svolta dal Centro studi per Cosmetica Italia ha rilevato che ben oltre 21 milioni di persone non si rivolgono al Parrucchiere o all’Estetista e stima nel 35% la percentuale delle persone che non si rivolge ad un professionista ma a soggetti che operano totalmente in nero.
“Chi lavora in maniera professionale invece – conclude Marzocchi è in grado di offrire informazioni complete su eventuali effetti dannosi per la salute delle varie sostanze usate e si aggiorna costantemente con opportuni corsi di aggiornamento e di specializzazione, che certamente l’abusivo non fa, con il rischio di mettere a repentaglio la salute di chi pur risparmiando sul servizio dovrà affrontare in seguito problemi epidemiologici e di patologie allergiche anche lunghe e fastidiose. Non a caso sono in aumento continuo le patologie cutanee, e in alcuni casi le patologie respiratorie, dovute al non corretto utilizzo delle sostanze chimiche.Infine una nota sull’igiene. Una attività regolare dispone di biancheria sempre ordinata e pulita con utilizzo di sterilizzatori a norma e materiale e strumenti usa e getta.” Non resta che ribadire lo slogan della campagna: “NON METTERE A RISCHIO LA TUA SALUTE ” .