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Concordato preventivo biennale: un’importante novità fiscale che occorre conoscere e valutare attentamente

Le imprese potranno definire preventivamente l’ammontare del proprio reddito imponibile per il prossimo biennio


L’iter legislativo di questo provvedimento è stato lungo e complesso, si è concluso con l’approvazione della metodologia e del decreto correttivo e con i chiarimenti contenuti nella Circolare dell’Agenzia delle Entrate di recente emanazione.

Sebbene restino alcuni dubbi interpretativi, è ora completa la disciplina del c.d. Concordato Preventivo Biennale di cui al D.Lgs. 13/2024. In estrema sintesi, si tratta di un istituto di compliance, un procedimento accertativo fondato su un patto tra imprese/professionisti e Fisco per concordare preventivamente i redditi ed il valore della produzione netto da assoggettare a tassazione, ricevendo in cambio un trattamento premiale.

La metodologia utilizzata dall’Agenzia delle Entrate per formulare le proposte ai contribuenti è stata sviluppata con riferimento alle specifiche attività economiche, tenendo conto degli andamenti economici e dei mercati, della redditività individuale e settoriale come desumibili dagli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), e delle risultanze della loro applicazione, nonché degli ulteriori dati nella disponibilità dell’Amministrazione finanziaria.

Possono accedere al concordato preventivo biennale (per gli anni 2024 e 2025) i soggetti che applicano gli ISA, nonché i contribuenti in regime forfetario, che vedranno però il concordato preventivo limitato alla sola annualità 2024.

Per il primo anno di applicazione il termine per l’adesione al concordato preventivo biennale coincide con quello previsto per l’invio delle dichiarazioni dei redditi (31.10.2024).

La normativa è piuttosto articolata: sono previsti precisi requisiti di accesso e cause di esclusione, particolari modalità di determinazione del reddito concordato e di quello da dichiarare, degli acconti e delle imposte da versare, specifici effetti e benefici premiali, condizioni di cessazione e di decadenza.

La valutazione se aderire o meno al concordato deve essere effettuata con molta attenzione e tenendo in considerazione diversi aspetti, quali l’eventuale risparmio/aggravio di imposte, precise condizioni da mantenere nel tempo, ecc..

I nostri uffici sono a disposizione per illustrarVi in maggior dettaglio la disciplina, i suoi effetti e le sue criticità, effettuare su richiesta la simulazione della proposta di concordato in termini di redditi e Valore della produzione IRAP per i periodi di imposta oggetto dello stesso, in modo da consentirVi la valutazione degli scenari possibili.

Assunta una decisione consapevole, potrete conferirci l’incarico di procedere all’adesione alla proposta formulataVi dall’Agenzia delle Entrate. A tal fine, vi preghiamo di contattarci per tempo, evitando la prossimità della scadenza, affinchè i nostri professionisti possano fissare un incontro ed effettuare insieme a voi la valutazione.

Per ulteriori informazioni potete contattare i singoli uffici territoriali o la nostra sede provinciale (Tel. 05753141 – info@artigianiarezzo.it)



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