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Confartigianato, ad Arezzo Fiere la grande festa dei 70 anni


Di fronte a 700 persone Confartigianato Arezzo ha festeggiato il suo 70° compleanno nell’ampio salone di Arezzo Fiere. Presenti le autorità, rappresentanti del mondo istituzionale e politico, delle categorie economiche e del mondo bancario, i dipendenti di Confartigianato Arezzo e tantissimi artigiani.

E’ stata una serata ricca di emozioni, che ha permesso di ricordare, attraverso le parole di tanti protagonisti, gli anni del dopoguerra e via via, gli anni che sono trascorsi fino ad oggi. Una serata che ha fatto rivivere la storia d’Italia e quella della città e della provincia, una realtà dove Confartigianato Arezzo ha saputo svolgere un ruolo di primo piano, dove gli artigiani hanno contribuito in maniera determinante a far crescere il tessuto economico e sociale e dove i dipendenti dell’associazione si sono impegnati per questa crescita a fianco degli imprenditori e delle loro famiglie.

Il primo a salire sul palco, insieme ai conduttori della prima parte della serata, Alex Revelli e Susanna Cutini, è stato il presidente di Confartigianato Arezzo, Ferrer Vannetti, che ha sottolineato il significato dell’evento. “Un omaggio particolare – ha ribadito – a coloro i quali hanno fatto la storia dell’associazione, 31 imprese che si sono associate fin dai primi anni a Confartigianato e che sono ancora in piena attività, ma anche agli artigiani di oggi e di domani, e ai dipendenti che hanno contribuito e contribuiscono a fare grande un’associazione che oggi conta oltre 5 mila associati.”

Ed è stato proprio Vannetti, insieme al vicepresidente vicario di Confartigianato nazionale, Marco Granelli, al sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli e al Direttore generale di Banca Cambiano 1884 Spa, Francesco Bosio, la banca che ha sponsorizzato la serata, a premiare con una medaglia i titolari delle 31 imprese, la cui storia è stata raccolta in un libro realizzato per l’occasione e distribuito a tutti i partecipanti per la festa del 70° compleanno.

Questi i loro nomi: Silvio Baldetti, Mauro e Luca Baquè, Romano Baroni, Renato Basagni, Andrea e Lucia Benini, Alfonso Bernini, Gaetano Bianchi, Roberto Bianchini, Giovanni Camaiani, Giuseppe Calosci, Enzo Caporali, Enzo Cerofolini, Giampaolo Cianferoni, Pierluigi Corezzi, Benigno Dindelli, Carlo e Roberto Fabbroni, Fulvio Falsini, Araldo Giannoni, Aldo Giorni, David Lischi, Marco Lucarini, Leonardo Luzzi, Fratelli Filippelli, Alvise Magi, Tiberio Marchetti, Enzo Navini, Giampiero Rosseti, Simonetta Segoni, Alessandro Tani, Bruno Tavanti, Adamo Vigiani, la famiglia Dei.

“Una medaglia ricca di significati – ha aggiunto Vannetti – che è stata realizzata in legno in omaggio a San Giuseppe, il “nostro” patrono, è opera di un artigiano che ha un forte legame con la scuola, per enfatizzare il binomio scuola – lavoro, è stata rifinita in foglia d’oro da un altro artigiano, a rimarcare l’importanza del comparto orafo e dell’artigianato artistico in provincia di Arezzo e infine – ha concluso – ha una forma ottagonale per ricordare le arnie e il lavoro operoso delle api, a similitudine dei nostri imprenditori.”

E’ stato il segretario Mauro Giovagnoli a concludere la prima parte della serata, ricordando che i festeggiamenti per il 70° di Confartigianato non sono terminati, ma si concluderanno il 31 dicembre 2017 e ribadendo il suo significato come omaggio e ringraziamento ai protagonisti di ieri, ma anche di oggi e di domani. “E’ un tributo anche agli artigiani di oggi e di domani – ha concluso Giovagnoli – visto che molti dei presenti hanno meno di 40 anni. Siamo orgogliosi di annoverare una classe dirigente giovane che accanto a quella con più esperienza oggi conduce l’associazione verso nuovi importanti progetti e successi. Ma è anche un tributo ai collaboratori di ieri e di oggi, che dietro le scrivanie hanno lavorato e lavorano per offrire servizi di qualità e al passo con le esigenze di un mondo che si evolve”

La serata è poi continuata con uno show per rievocare gli ultimi 70 anni di storia dell’Italia e di Confartigianato Arezzo.

Lo spettacolo, scritto da Fabrizio Voghera, e condotto da Alessio Nonfanti ha avuto come protagonisti i cantanti Fabrizio Voghera e Claudia Paganelli, il balletto Adriana Cava Jazz Ballet e Dario Ballantini con le sue imitazioni.

La voce narrante di Nonfanti, come in un grande “amarcord”, ha accompagnato le immagini che hanno fatto ricordare l’Italia, dal dopoguerra ad oggi, e in parallelo, la crescita della provincia di Arezzo e di Confartigianato. Facile il fil rouge che unisce Confartigianato Imprese Arezzo e lo spettacolo musicale offerto visto che la prima sede dell’associazione era proprio nella piazza dedicata a Guido Monaco ideatore della moderna notazione musicale e l’utilizzo del tetragramma.

Abbiamo ricordato sulle soavi ed altrettanto spettacolari voci di Voghera e Paganelli dei classici della musica italiana, con le incursioni di un fantastico trasformista come Dario Ballantini che in tempi record è passato da Gianni Morandi a Vasco Rossi per chiudere poi con il “botto” con il mitico Valentino.

La serata non poteva che concludersi con una fantastica interpretazione di alcuni dei più bei brani di Notre Dame de Paris.

 



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