Confartigianato, ordinanza antialcol gravissima mancanza di confronto

Sconcerto e incredulità. E’ questa la reazione più evidente di Confartigianato Arezzo suscitata dall’ordinanza del Comune di Arezzo che vieta la vendita e somministrazione di bevande alcoliche in gran parte del centro storico in determinati orari.

“Al di là della necessità della prevenzione degli abusi – spiega Confartigianato, che vede moltissimi esercizi gestiti da artigiani colpiti direttamente da questo provvedimento – contestiamo fortemente la totale assenza di confronto con le Associazioni in fase di predisposizione del testo, e anche e soprattutto la mancanza di informazione, considerando che non è stato reso noto il testo definitivo prima della sua entrata in vigore per poter avvertire gli associati potenzialmente sanzionabili”.

“Si tratta poi – insiste l’associazione di Via Tiziano – di un testo invasivo che crea problemi a molti esercenti: coinvolge infatti anche pizzerie (taglio e asporto), rosticcerie, pasticcerie e gelaterie ma anche negozi di prossimità di tipo non alimentare comunque legittimati e/o autorizzati alla vendita al dettaglio di alcolici pur come attività non prevalente”.

Gli imprenditori agroalimentari, in particolare artigiani ma non solo, sono ogni giorno impegnati per offrire ai propri clienti la massima qualità ed il migliore servizio possibile, sono ogni giorno impegnati nell’accoglienza e nella promozione dei valori del nostro territorio. Un terreno quest’ultimo nel quale, negli ultimi anni, il Pubblico ha fatto sempre più marcia indietro per la scarsità di risorse. proprio per questi motivi le nostre aziende hanno cura del contesto nel quale lavorano, collaborano attivamente e fattivamente con le forze dell’ordine per contenere comportamenti scorretti e sono le prime vittime di un contesto non favorevole in primis per i propri clienti.

Confartigianato Arezzo proporrà urgenti modifiche al testo dell’ordinanza a tutela delle imprese associate e per metterle al riparo da un accanimento proibizionista che crea perplessità, soprattutto in un momento della stagione caratterizzato dalle maggiori attività sociali e pubbliche con eventi che hanno importanti ricadute sull’enogastronomia, previste in città proprio alla ripresa dalle ferie estive.

Eventuali deroghe concesse ai Quartieri in occasione della Giostra del Saracino saranno ulteriormente incomprensibili e ci vedranno pronti a condividere azioni che saranno concordate insieme alle altre Associazioni.