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“Correttivo” Codice contratti pubblici: accolte le proposte di Confartigianato

Nel testo introdotte importanti modifiche che valorizzeranno le piccole imprese nell’ambito degli appalti pubblici


Il 23 Dicembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il “Correttivo” al Codice dei contratti pubblici. Nel testo sono stati introdotte importanti modifiche che rispondono positivamente alle richieste avanzate da Confartigianato.

In attesa della pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale, Confartigianato ritiene che le nuove disposizioni rappresentino un passo verso la valorizzazione delle piccole imprese nell’ambito degli appalti pubblici.

Una modifica significativa riguarda l’introduzione della “riserva di appalto” per le piccole e medie imprese (PMI). L’articolo 24, che modifica l’articolo 61 del Codice, include una disposizione storicamente richiesta da Confartigianato, secondo cui le stazioni appaltanti possono riservare il diritto di partecipazione alle procedure di appalto o l’esecuzione dei lavori a piccole e medie imprese. L’articolo stabilisce che, per gli affidamenti di importo inferiore alle soglie previste, le PMI possano beneficiare di una riserva, migliorando così l’accesso delle piccole imprese alle gare d’appalto.

Un altro aspetto positivo riguarda il subappalto. L’articolo 41, che modifica l’articolo 119 del Codice, stabilisce che almeno il 20% delle prestazioni subappaltabili siano affidate a piccole e medie imprese. Questo intervento mira a garantire che le PMI abbiano maggiori opportunità all’interno dei contratti di subappalto, un settore fondamentale per l’economia delle imprese artigiane. Inoltre, gli operatori economici hanno la possibilità di indicare nella propria offerta una soglia diversa per l’affidamento delle prestazioni, qualora queste siano specificamente adatte a PMI in base alle caratteristiche delle prestazioni o del mercato di riferimento.

Rilevante anche la modifica in base alla quale, per gli appalti nel settore dell’edilizia, sono considerati equivalenti i contratti collettivi nazionali di lavoro classificati con il codice unico alfanumerico CNEL/INPES, tra cui figura il CCNL Edilizia Artigianato (codice F015).

Un ulteriore successo per Confartigianato è l’abrogazione dell’articolo 109 del Codice, che riguardava il “rating d’impresa”, accogliendo la richiesta di Confartigianato di eliminare un meccanismo che rischiava di penalizzare le PMI, favorendo invece un sistema più inclusivo e accessibile.

Il provvedimento, una volta approvato e bollinato, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro la fine dell’anno e “segnerà – sottolinea il Presidente di Confartigianato Marco Granelli – un passo importante verso una maggiore equità e accessibilità nelle gare di appalto pubbliche, in particolare per le piccole e medie imprese. Confartigianato accoglie con favore queste modifiche, che vanno incontro alle necessità delle imprese artigiane, e continuerà a monitorare l’implementazione delle norme, assicurandosi che le PMI possano beneficiare pienamente delle nuove disposizioni. Con queste modifiche, il Governo ha dimostrato attenzione alle richieste delle piccole e medie imprese, favorendo un ambiente di concorrenza più giusto e sostenibile per il settore”.



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