Lo scorso 13 Febbraio, le sigle di rappresentanza del settore odontotecnico (FE.NA.OD.I. Confartigianato, SNO CNA, Antlo e Federbiomedica Confesercenti) si sono rivolte alla politica italiana attraverso la presentazione di un documento dal titolo "Sostenere la salute degli italiani – odontoiatria e politica insieme per un modello di assistenza organizzato ed efficace".
Sono stati presentati dati ed elementi identificativi della filiera, oltre un'analisi del sistema dentale italiano, ponendo al centro gli odontoiatri – visto il diretto rapporto con i pazienti – ma non trascurando le altre figure che compongono a vario titolo e ruolo il panorama del comparto dentale.
Le sigle unitarie, hanno rappresentato una situazione di alta sofferenza della categoria, ritenendo non più sostenibile l’attuale modello di odontoiatria che per oltre il 90-92% si basa sull’offerta privata di prestazioni con inadeguate forme di incentivazione fiscale ed una minima componente di mutualizzazione dei costi (fondi sanitari, terzo pagante, ecc.). Questo modello, anche a causa della perdurante crisi economica, esclude molti pazienti dagli accessi alle cure, favorendo così il cosiddetto “turismo dentale” e il fenomeno del “low cost”.
Le categorie rappresentanti del settore hanno segnalato la necessità di riflettere su un nuovo modello di odontoiatria, proponendo l’organizzazione di una conferenza nazionale di settore, atta a produrre una legge speciale nella quale far convergere provvedimenti relativi al campo fiscale e a quello normativo.Si ritiene pertanto assolutamente necessario incentivare gli accessi alle cure defiscalizzando congruamente i costi delle prestazioni e della protesi oltre adincentivare le forme di mutualizzazione dei costi contrastando così il fenomeno del turismo dentale e del low cost che certamente non garantiscono livelli di qualitàanaloghi all’odontoiatria tradizionale.
Nei provvedimenti in campo normativo, le Associazioni hanno ribadito che la priorità spetta alla lotta ad ogni forma di illegalità in odontoiatria e quindi al prestanomismo, fenomeno che genera l’abusivismo odontoiatrico, all'abusivismo odontotecnico, all’evasione ed elusione delle varie norme relative all’esercizio delle varie attività della filiera e da ultimo ma non ultimo all’evasione fiscale.
La categoria ha inoltre sottolineato la questione del profilo professionale per gli odontotecnici che comporta anche un iter formativo molto più adeguato ai tempi ma con altrettanto più adeguate competenze rispetto a quelle normate nel 1928.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il coordinatore Manuela Boncompagni (Tel. 0575/314281)
Scarica il documento unitario presentato dalla categoria ai politici