Il Consiglio dei ministri del 15 Ottobre 2015 ha approvato il disegno di legge recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2016).
Una manovra finanziaria cifrata in 26,5 miliardi di euro, che, nelle intenzioni governative, potrà aumentare fino a 29,5 miliardi nel caso in cui venga accolta la richiesta, avanzata alla Ue, di utilizzare uno 0,2% di ulteriore flessibilità in accoglimento della cosiddetta “clausola migranti”.
E’ positivo che il Governo abbia accolto alcune delle richieste avanzate dalla Confederazione quali l’incremento della franchigia IRAP, la revisione del regime forfettario dei “contribuenti minimi”, la possibilità di recuperare immediatamente l’IVA sui crediti insoluti.
Positivi risultano anche gli interventi a sostegno delle ristrutturazioni edilizie, compreso il “bonus mobili”, e delle riqualificazioni energetiche. Mancano, però, una serie di interventi che le piccole imprese aspettano da tempo e per i quali si auspica l’inserimento nel corso del dibattito parlamentare: in particolare la deducibilità totale dell’IMU sugli immobili strumentali.
Inoltre, va attuata la parte di Delega fiscale che è rimasta lettera morta e che darebbe alle imprese soggette ad IRPEF la possibilità di tassare ad aliquota proporzionale IRES gli utili non prelevati perché reinvestiti in azienda (la nuova “IRI”) ed ai soggetti in contabilità semplificata di pagare le tasse solo dopo l’incasso delle fatture.
Soddisfazione anche per l’introduzione del super ammortamento per favorire gli investimenti.