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Disturbi del comportamento alimentare: le malattie dell’abbondanza

24 Febbraio 2014
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Anoressia, bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata: sono questi i principali disturbi del comportamento alimentare, una patologia crescente sopratutto fra le ragazzine e questo è stato il tema dell’ultimo incontro della scuola per genitori “Insieme per crescere” di Confartigianato.

Eloquenti i filmati che danno il via alla serata, che si è svolta come di consueto all’auditorium dell’ospedale San Donato. Filmati che mostrano le storie di ragazze e ragazzi, ammalati di queste patologie, e le testimonianze dei loro genitori. Storie dalle quali si impara a riconoscere i primi segni di queste malattie, e poi il percorso intrapreso per uscirne con la vita di questi ragazzi nei centri di cura con l’esperienza della vicina Umbria. La docente della serata è Sabrina Mencarelli del team del centro DCA di Todi.

Sono oltre 3 milioni i giovani in Italia che soffrono di disturbi alimentari, la maggior parte sono ragazze e l’età di esordio della malattia è sempre più precoce: 12 – 15 anni.

Sono queste le malattie della nostra epoca, malattie di un tempo dove il cibo abbonda e la tv propina modelle dalla linea impossibile. La prova? Racconta l’esperta che alle isole Fiji non c’era la televisione e finché il piccolo schermo è stato assente dall’arcipelago, erano assenti pure i disturbi del comportamento alimentare. Ma quando la Tv è arrivata, ecco anche questi disturbi. E anche le bambole, come la Barbie, con le sue gambe lunghe e il fisico perfetto, o le Winx, hanno le loro responsabilità – secondo Sabrina Mencarelli- come i siti internet che trasformano la malattia come mistica e danno suggerimenti alle ragazzine per mantenersi anoressiche o bulimiche. Ci sono perfino siti web- avverte l’esperta – che propinano la piramide alimentare al contrario: acqua, sigarette, caffè e il cibo paragonato al diavolo. Anoressia, ovvero il controllo della pulsione alimentare, bulimia ovvero la perdita del controllo, il Dai (disturbo da alimentazione incontrollata) ovvero il mangiare velocissimamente finché la pancia ti scoppia e senza stimolo di fame e poi sentirsi pieni di sensi di colpa. Malattie – avverte la dottoressa Mencarelli- che possono evolvere, perché l’anoressia può diventare bulimia e con l’età anche Dai, disturbo da alimentazione incontrollata. Nel maschio il disturbo più frequente invece è la Bigoressia, ovvero la mania del body building, ma sono disturbi del comportamento alimentare anche gli eccessi di salutismo, come l’Ortoressia, ovvero l’ossessione di mangiare sano. Anche alcuni sport aumentano il rischio, si tratta in genere degli sport che prevedono un fisico magro, come la danza, l’equitazione, il pattinaggio artistico. Dal lato opposto c’è l’obesità infantile, e anche qui i dati sono sempre più preoccupanti anche per l’Italia e per la stessa Toscana.

Come per tutte le malattie, anche per queste patologie, l’esperta sottolinea l’importanza di una diagnosi precoce. E poi la grande valenza di un approccio multidisciplinare, dove è decisivo puntare a far crescere l’autostima dei piccoli pazienti e dove è indispensabile la collaborazione di tutta la famiglia, a cominciare dai genitori. Già perché la famiglia – conclude la Dottoressa – è un sistema e quando si ammala una persona, si ammala tutto il sistema.

 



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