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DL Aiuti. Innalzate in modo sensibile alcune aliquote del credito d’imposta 4.0

Investimenti in beni immateriali e formazione: ecco una breve scheda sulle novità riguardanti il DL 50/2022 pubblicato in GU


Il Decreto Legge 50 del 17/5/2022 cosiddetto “Aiuti”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 114, introduce importanti novità in merito al credito d’imposta sui beni immateriali e formazione, entrambi nell’ambito 4.0

MAGGIORAZIONE DEL CREDITO D’IMPOSTA PER GLI INVESTIMENTI IN BENI IMMATERIALI 4.0 AL 50%

L’art 21 interviene sui benefici fiscali derivanti dall’acquisizione di software le cui finalità sono dettagliate nell’allegato B della Legge 11 dicembre 2016, n. 232 funzionali alla trasformazione digitale dell’impresa che è possibile consultare direttamente nel sito del MISE cliccando QUI

L’attuale legge di Bilancio 2022, quale norma attualmente vigente, aveva prorogato fino al 2025 il credito d’imposta per gli investimenti 4.0 e prevedeva per l’acquisto di beni immateriali 4.0 realizzati nel biennio 2022-2023, un credito d’imposta del 20%, da utilizzare in compensazione.

Il Decreto aiuti eleva l’ammontare del credito al 50% per gli investimenti effettuati a decorrere dal 1 gennaio 2022  e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il  relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.

In sostanza, le imprese avranno la possibilità così di recuperare il 50% del costo sostenuto per acquistare software in grado di digitalizzare il sistema produttivo e rendere possibile la transizione ad un sistema industriale 4.0 in tre anni.

LE NOVITÀ PER LA FORMAZIONE 4.0

Buone notizie anche sul fronte della formazione.

Il Piano Nazionale Transizione 4.0, include tra i costi ammissibili al credito d’imposta anche quelli sostenuti per formazione del personale aziendale sulle tematiche 4.0. Le attività formative agevolabili devono riguardare aree ben precise quali vendite e marketing, informatica, tecniche e tecnologie di produzione e riferirsi alle tematiche 4.0, quali:

  • big data e analisi dei dati;
  • cloud e fog computing;
  • cyber security;
  • simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (rv) e realtà aumentata (ra);
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo macchina;
  • manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
  • internet delle cose e delle macchine;
  • integrazione digitale dei processi aziendali.

La norma interviene anche in questo caso con l’innalzamento di due delle tre aliquote dedicate alle micro, piccole e medie imprese, non introducendo però alcuna proroga per il credito d’imposta previsto per le attività di formazione 4.0 che, a meno di ulteriori aggiornamenti, resta in vigore solo per il 2022.

Pertanto dalle sottostanti attuali aliquote e massimali previsti:

  • 50% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 300.000 per le micro e piccole imprese
  • 40% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 250.000 per le medie imprese
  • 30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 250.000 per le grandi imprese

Si passa alle nuove aliquote:

  • 70% per le micro e piccole imprese con limite massimo annuale di € 300.000
  • 50% per le medie imprese con limite massimo annuale di € 250.000
  • 30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 250.000 per le grandi imprese

Attenzione però, per poter usufruire delle aliquote maggiorate, si introduce il rispetto di una condizione: le attività formative dovranno essere erogate dai soggetti individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico (che sarà adottato entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto aiuti) e i risultati relativi all’acquisizione o al consolidamento delle suddette competenze devono essere certificati secondo modalità stabilite.

In alternativa, i progetti di formazione avviati successivamente al 18 maggio 2022, che non soddisfino le condizioni del predetto decreto potranno godere di un credito d’imposta diminuito al 40% per micro e piccole imprese, ed al 35% per le medie imprese.

Info: 05753141 – info@artigianiarezzo.it



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