E45 e la crisi delle Imprese che corre lungo la E45, nonostante la parziale riapertura e che è appesa alla speranza creata dalle parole di Toninelli del via libera al transito anche ai mezzi pesanti.
Di questo si è parlato a Pieve Santo Stefano nell’incontro pubblico del 22 Febbraio 2019 con il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Era presente anche Confartigianato, unitamente alle altre Associazioni, ai Sindaci della vallata e i sindacati aretini di Cgil, Cisl e Uil. Presente anche l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli.
La Regione Toscana ha presentato le misure di sostegno che saranno inviate al consiglio regionale racchiuse in un’apposita legge.
Una legge che stanzia 300.000 euro a favore delle imprese che sono state danneggiate dalla chiusura della E45, a patto che queste imprese si impegnino a non licenziare lavoratori.
In aggiunta alla legge è stato pensato un vero e proprio ‘pacchetto di aiuti’ che si compone di tre elementi principali e verrà presto approvato dalla Giunta: microcredito fino a 20.000 euro per imprese artigiane e piccole imprese, che sarà ripagato a partire dal terzo anno in dieci anni e senza interessi un fondo rotativo per le imprese più grandi: per questo fondo per ora sono stati stanziati 500.000 euro, che potranno aumentare in base alla quantità delle richieste 50.000 euro per la promozione turistica della zona Inoltre lunedì scorso sono stati stanziati 30.000 euro per la riasfaltatura della strada di Arsicci nel Comune di Badia Tedalda, gravata pesantemente dal traffico pesante.
A seguito del dibattito avvenuto nel Comune di Pieve Santo Stefano, il Presidente Rossi si è inoltre impegnato a conteggiare anche le perdite di fatturato per 16 aziende tuttora danneggiate dalla diminuzione del traffico veicolare, tra cui vari distributori di carburante. Inoltre Rossi – a chi chiedeva cosa aspettarsi dal Governo – ha aggiunto: “Il ministro Toninelli si è impegnato in prima persona, dunque se entro due mesi la strada sarà riaperta potremmo dirci soddisfatti, tamponare i danni subiti ed accogliere la riapertura della 3bis e la sua rinazionalizzazione. Se invece questo non avverrà o ci saranno pesanti ritardi, allora dovremmo tornare a farci sentire e magari davvero fare un monitoraggio anche di tutti i danni indiretti”.
Riguardo a questo, il presidente ha ribadito che “la Regione è disponibile e pronta a fare il monitoraggio di eventuali danni indiretti e portare gli esiti a Roma, ma su questo aspetto la Toscana non è direttamente competente e non può assumersi oneri e responsabilità di altri enti. Ci impegniamo a tenere alta l’attenzione e sollecitare Anas”.
Anche l’assessore Ceccarelli ha sottolineato l’impegno straordinario della Regione per salvaguardare il tessuto economico della Valtiberina.
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