Anche la voce del Coordinamento CUPLA, COMITATO UNITARIO PENSIONATI LAVORO AUTONOMO, Associazione nazionale anziani e pensionati di confartigianato (anap), Associazione pensionati coldiretti (ap coldiretti), Associazione pensionati della cia (anp cia), Associazione pensionati federazione agricoltori, Federazione pensionati della Confcommercio (50&piu’ fenacom), Federazione pensionati della Confesercenti (fipac), Federazione pensionati della cna (cna Pensionati), non può che unirsi al coro di protesta che si è sollevato sull’ennesimo inaccettabile aumento quello sulla tassa sui rifiuti, la TARI, che andrà ad incidere per un + 9% nella prossima bolletta di conguaglio di fine anno.
E’ inutile rimarcare che si tratta non solo di un aumento ingiustificato, ma anche dell’ennesima riprova che chi governa questa città continua ad essere sordo e cieco oltre che dimostrare una conclamata incapacità amministrativa di intercettare i bisogni dei cittadini. La città versa in uno stato comatoso: non servono né lenti d’ingrandimento né, tanto meno, potenti telescopi o sfavillanti sfere di cristallo per rendersi conto che il tessuto produttivo di un tempo è un lontano ricordo, che le lista delle aziende che chiudono è un bollettino di guerra, che le poche ed eroiche attività ancora aperte sono alla canna del gas. Possibile che non ci si renda conto dell’aumento delle fasce più deboli della popolazione: non solo giovani ed anziani. Possibile che i numeri da capogiro di chi ha perso il lavoro non significhino nulla per chi è responsabile dell’attuazione dei piani tariffari dei servizi essenziali?
La politica è concertazione, la politica è ascolto, la politica è servizio ma, nel caso di questa città, la politica, ci pare proprio di capire, è solo un mezzo per occupare poltrone e nulla più visto che non è in grado di intercettare i disagi ed i bisogni di una popolazione e di un territorio allo stremo.