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Festeggiata la ricorrenza di San Giovanni Gualberto, patrono del Corpo Forestale dello Stato


In un’atmosfera estiva ma molto gradevole a quota 1000 metri, nella stupenda abbazia millenaria di Vallombrosa, giovedì 12 luglio scorso il Corpo Forestale dello Stato ha celebrato – come da tradizione – la festa del proprio patrono, San Giovanni Gualberto, fondatore dell’Ordine Monastico Benedettino Vallombrosano.

E’ stata la Regione Marche, rappresentata dal suo presidente Gian Mario Spacca, a fornire quest’anno l’olio per la lampada votiva del Santo, con la speciale cerimonia che si è tenuta al termine della Santa Messa, celebrata dal priore dell’abbazia, Padre Giuseppe Casetta.

Fra le autorità presenti, oltre al dottor Cesare Patrone – capo del Corpo Forestale dello Stato, che ha sottolineato la maggiore importanza assunta dall’istituzione da lui diretta anche in materia di polizia ambientale – c’era per il governo nazionale il sottosegretario alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Franco Braga, per il quale è necessario un ripensamento del modello di sviluppo, che sia compatibile non solo a livello economico, ma anche di rispetto ambientale.

A precisa domanda sulla vastità del patrimonio forestale italiano e sull’anomalia di un Paese come il nostro, che importa tantissima legna, il sottosegretario Braga ha risposto puntando l’indice anche in questo caso su sprechi e distorsioni di mercato e ritenendo necessaria una maggiore disciplina che favorisca l’impiego della materia prima prodotta in Italia, senza assolutamente intaccare la ricchezza dei nostri boschi.

Come in un certo senso sta facendo proprio la Regione Marche, il cui presidente ha parlato di “rapporto utile con la natura” e di un patrimonio dapprima dilapidato e ora ricostruito come 150 anni fa, che è fattore di sviluppo per la comunità.

Alla solenne mattinata di Vallombrosa era presente anche il presidente nazionale della Federazione Legno Arredo di Confartigianato Imprese, Domenico Gambacci, che ha motivato la sua partecipazione con una significativa dichiarazione: “Il perpetuarsi della tradizione è fondamentale, perché è un passaggio di testimone dal passato al presente e dal presente al futuro. Eventi come questo debbono costituire quindi anche un momento di riflessione, nella consapevolezza di avere nelle foreste una enorme risorsa sia ambientale che economica. Con il nostro lavoro, noi artigiani questa risorsa la valorizziamo, trasformandola in prodotto utile e di qualità per le nostre esigenze; con il suo lavoro, il Corpo Forestale la tutela, facendo sì che i boschi diventino un presidio anche di sicurezza per tutti noi”.


26 Luglio 2012
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