Si chiama Girls Day ed è un modo originale e concreto di dare il giusto risalto alla Festa della Donna. Ad Arezzo l’8 di marzo sarà festeggiato da Confartigianato, con una iniziativa giunta quest’anno alla terza edizione, con una mattinata in rosa che si svolgerà all’Istituto Comprensivo di Via Tricca, dove le ragazze di due classi della scuola media Margaritone hanno partecipato al Girls Day.
“Si tratta – spiega Erminia Romagnoli, presidente del Gruppo Donne Impresa di Confartigianato, di una iniziativa che porta le ragazze in aziende dove le donne hanno un ruolo guida, in modo che possano vedere con i loro occhi come le donne sanno fare le manager d’impresa. Si tratta molto spesso di donne che sono anche fidanzate, oppure mogli e madri – continua Romagnoli – e che devono conciliare il tempo dedicato alla famiglia con quello dell’impresa, ma nonostante la fatica e i sacrifici, ci riescono con ottimi risultati e con molta soddisfazione. E spesso – continua Romagnoli – si tratta anche di imprese che non si immagina possano essere guidate da donne, perché il business si svolge in settori tradizionalmente maschili, come la meccanica o come le imprese di impiantistica. Ebbene anche in provincia di Arezzo non mancano le imprese di questo tipo che sono guidate da donne e questa esperienza ha permesso alle ragazze che frequentano la Scuola Media Margaritone di visitarle e di vedere come le donne riescono a guidare aziende che impiegano tanti uomini come dipendenti.
La scelta che abbiamo compiuto come Gruppo Donne Impresa nel portare avanti questa iniziativa – conclude Romagnoli – nasce proprio dalla volontà di dimostrare alle studentesse che non esistono preclusioni di genere e che molte donne sono riuscite ad avere accesso, con ottimi risultati, in attività e mestieri considerati tipicamente maschili. Ma per questo è bene che fin dalle scuole medie inferiori, le ragazze possano prendere consapevolezza delle opportunità che può riservare l’imprenditoria e il valore sociale ed economico del “mettersi in proprio”.
Le aziende che hanno offerto la loro disponibilità per questa esperienza sono Meccanica Valdambrini, Deltaclima, F.lli Pratesi, Confezioni Nassini, l’Arte del Gelato, Arredamenti F.lli Caneschi, Estetica Barbara
I numeri delle aziende in rosa. Il 40% fa anche la mamma
Quanto ai numeri l’imprenditoria femminile mostra in Italia una vivacità maggiore di quella maschile. Secondo dati Unioncammere le aziende femminili attive (+0,4% nel 2015) in Italia fanno meglio della media delle aziende, che si limita a +0,1 per cento, e procedono con una velocità doppia rispetto a quelle degli uomini . Una pattuglia di 1 milione e 153mila realtà, con Trentino Alto Adige (+1,3%), Calabria (+1,2%) e Toscana (+1,1) nel ruolo di traino.
Le imprese al femminile rappresentano il 22,4% del totale Italia, in agricoltura arrivano al 29% e nei servizi (25,8%). In quest’ultimo campo si arriva a percentuali superiori al 50% (fra lavanderie, parrucchieri, estetiste e benessere in senso ampio). La percentuale delle imprenditrici nel tessuto produttivo nazionale raggiunge livelli superiori alla media anche in ambiti quali i servizi alla persona (49%), la sanità e l’assistenza sociale (38%), l’istruzione (29%), l’alloggio e ristorazione (29%). L’industria è al 10,4 per cento, ma nel manifatturiero si arriva a toccare il 17,3%.
L’impresa giovane parla sempre di più al femminile. Quasi un a impresa su tre tra quelle under 35 (548mila in Italia) è a trazione femminile. Complessivamente si tratta di oltre 152mila unità, pari al 28% del totale delle imprese giovani. Insomma fra i giovani imprenditori la parità di genere è un traguardo più vicino.
E nonostante il lavoro in azienda molte fanno anche le mamme o accudiscono persone in casa. Una ricerca di Confartigianato conferma che quasi il 40% si prende cura di figli minori di 18 anni e il 24% di adulti, ariani, malati o disabili. Tre donne intervistate su quattro hanno figli e il 64,0% sono coniugate.
“Questa iniziativa intende avvicinare la scuola al mondo del lavoro – aggiunge il Direttore Mauro Giovagnoli – ridurre la distanza tra l’idea platonica di formazione e la spendibilità di competenze sul campo. Educare le allieve (ma anche gli adulti) attraverso un’esperienza di contatto diretto all’interno di una ditta/impresa sono gli obiettivi chiave, e tra loro sinonimi, che danno forma ad una duplice sfida, per il mondo del lavoro e per il sistema dell’istruzione e formazione.”
E così le ragazze hanno potuto passare una giornata nelle aziende aderenti grazie alla disponibilità della Cooperativa Taxi, che ha provveduto al trasporto, e al sostegno di Le Prosperine scarpe, l’azienda che ha sponsorizzato l’iniziativa.
Girls Day ha avuto anche quest’anno il patrocinio del Comune di Arezzo.
In occasione dell’8 marzo è prevista la giornata di chiusura di Girls Day edizione 2017. L’appuntamento alle 10.30 con le ragazze che hanno partecipato all’iniziativa, insegnanti e rappresentanti delle aziende partecipanti, la presidente del Gruppo Donne di Confartigianato, Erminia Romagnoli, la dirigente scolastica della scuola, Silvana Valentini le assessore Lucia Tanti e Tiziana Nisini del Comune di Arezzo.