Un viaggio nel cuore del futuro artigiano del nostro Paese, due giorni di lavoro per fare il punto della situazione sull’imprenditoria giovanile, sull’innovazione tecnologica ma, soprattutto, sul piano nazionale Industria 4.0.
La convention annuale del Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato è stata questo, un momento di confronto tra gli oltre 160 imprenditori artigiani under 40 giunti al The Church Palace di Roma per scoprire le opportunità, i rischi e le occasioni di sviluppo economico offerti alle piccole imprese italiane. Tra i presenti anche il Presidente Nedo Baglioni e i Consiglieri Giacomo Cariulo e Iacopo Giannini.
“Dai lavori della commissione sul piano Industria 4.0 che abbiamo istituito come Movimento Giovani sono emerse tre criticità: l’orizzonte temporale troppo breve, le scadenti infrastrutture tecnologiche italiane per la connettività di imprese e cittadini e, infine, la scarsa conoscenza del piano da parte di tanti imprenditori italiani – ha denunciato Damiano Pietri, presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato – Sotto il profilo della conoscenza, come Confartigianato stiamo facendo una grandissima opera di informazione, proprio per far conoscere tutte le opportunità riservate agli imprenditori, anche grazie al supporto dei nostri uffici territoriali”.
Tavole rotonde, dibattiti e momenti di confronto con i rappresentanti delle Istituzioni, con gli imprenditori e i docenti universitari che stanno guidando l’Italia in questa rivoluzione industriale. “La quarta rivoluzione industriale ha molti rischi, per l’industria come per l’artigianato – ha spiegato il deputato Lorenzo Basso – Il piano cerca di trasformare questi rischi in opportunità. Sono arrivate le prime misure, come l’iper e il super ammortamento, strumenti molto utilizzati e apprezzati dagli imprenditori associati a Confartigianato, come è emerso dai dati del sondaggio che avete presentato oggi. Credo che questo dimostri la forza e l’innovazione di queste imprese, ma anche la predisposizione ad affrontare le sfide del futuro”.
La sfida del digitale si gioca sul campo della connettività delle imprese, delle persone e della pubblica amministrazione, di una formazione professionale sempre più efficace e in grado di valorizzare quelle nuove competenze nate con l’avvento del digitale. I Giovani Imprenditori di Confartigianato hanno tracciato l’agenda dei prossimi anni, dal miglioramento di Industria 4.0 alle opportunità dei digital innovation hub, della digitalizzazione delle imprese e delle novità normative in fatto di alternanza scuola/lavoro. La palla passa ora alla classe politica, che dovrà offrire gli strumenti necessari a imprenditori e cittadini per trasformare il nostro Paese in un’Italia 4.0.
“Oggi, l’impresa ha bisogno di sostegno per la ricerca. Il rischio è cancellare quella straordinaria capacità di fare manufatti artigianali che hanno spesso pochi eguali nel mondo, ma che devono pagare il peso di un costo del lavoro molto alto – ha detto Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia Romagna – L’altra grande sfida è, come ci avete chiesto, quella della digitalizzazione, su cui fate bene ad insistere. Era un ritardo del nostro Paese per colpa della politica. Devo dare atto al Governo Renzi, però, che l’anno scorso, insieme alla Conferenza delle Regioni che presiedo da un anno e mezzo, ha stanziato alcuni miliardi di euro di investimenti e finalmente l’Italia potrà, da fanalino di coda dell’Unione europea che era, fare investimenti importanti sul fronte della digitalizzazione”.