“Le categorie economiche del settore orafo di tutte le associazioni produttive, e in particolare le consulte orafe di Cna, Confartigianato e Unione industriali, appoggiano con vigore l’eventualità dell’accordo su Arezzo Fiere e Congressi con Ieg, e quindi la forte collaborazione con le Fiere di Rimini e Vicenza”.
Sono parole di Ferrer Vannetti, presidente di Confartigianato Arezzo, che, a proposito della prospettiva dell’accordo, spiega che “non si tratta certo di una svendita, ma al contrario, di un’importante occasione di sviluppo per l’economia del nostro territorio, e le voci critiche che si sono levate contro questa positiva occasione per il Polo fieristico, sono tutte di provenienza politica, non legate al mondo produttivo, che invece ha capito la strategicità della prospettiva. Occorre poi dire che le prese di posizione puramente politiche, molto difficilmente hanno avuto effetti positivi sul nostro territorio”.
“Attenzione quindi – insiste Vannetti – che se non si lavora con serietà, i treni che Arezzo rischia di perdere non sono solo quelli che passano in stazione, ma quelli della crescita produttiva e imprenditoriale”.
Secondo il presidente degli artigiani aretini “in questa fase economica ogni imprenditore combatte per lo sviluppo delle proprie attività, e anche per la sopravvivenza dell’azienda, e non ci si possono più permettere voli pindarici, occorre che i conti tornino, e, soprattutto, che si incassino i crediti e che si paghino i debiti a tutti i livelli”.
Insomma, sottolinea Vannetti “non è più tempo di promesse politiche, ma occorre portare risultati concreti e, con il dimezzamento dei costi e il raddoppio del fatturato la gestione della Fiera, ha appunto portato un risultato concreto”.
“Dobbiamo essere consapevoli – esorta il presidente – che questo percorso è stato perseguito con impegno dall’attuale presidenza di Arezzo Fiere, e che il prossimo, auspicabile, coinvolgimento di Ieg è un qualcosa che è stato generato proprio dai risultati ottenuti in questi ultimi anni: abbiamo quindi, finalmente, la speranza di vedere il comparto fieristico e congressuale assumere sempre più importanza sul territorio, riportando ad Arezzo la centralità e le prospettive di crescita che senz’altro merita”.
Poi una nota finale: “Ricordiamo infine – conclude Vannetti – che chi ha guidato la fiera lavorando in questa direzione, lo ha fatto non per un compenso, ma a costo zero per la comunità, togliendo spazio all’attività in azienda e alla famiglia, e questo percorso, al di là degli ottimi risultati ottenuti, merita, anche solo per questo, un grande rispetto”.