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IMU 2023. Tutte le novità in vista della scadenza del 16 Giugno

Nella scheda di sintesi le deroghe previste e le modalità per ottemperare all'adempimento


Il 16 giugno scadono i termini per il pagamento del 1° acconto IMU 2023 il cui importo è pari alla metà di quanto pagato a titolo di Imposta Municipale Propria per l’anno 2022.

Chi è tenuto al pagamento

Dopo le deroghe stabilite dai singoli comuni nel periodo della pandemia, l’imposta comunale sugli immobili torna a pieno regime, ma per il 2023 è prevista una serie di bonus e agevolazioni, oltre ai normali esoneri e riduzioni, in soccorso di cittadini e imprese in difficoltà economica.

Presupposto dell’imposta è il possesso di immobili ossia fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli.

Sono tenuti al pagamento dell’IMU il:

  • proprietario;
  • titolare di altro diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie);
  • concessionario nel caso di concessione di aree demaniali e dal locatario in caso di leasing.

L’imposta è dovuta per il possesso di:

  • fabbricati, escluse le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9;
  • aree fabbricabili;
  • terreni agricoli;

Novità IMU 2023

Tra le novità dell’IMU 2023 ci sono

  • l’esonero per gli immobili occupati abusivamente (Articolo 1, commi 81 e 82). Il proprietario è esentato dal pagamento se ha presentato la denuncia per occupazione abusiva all’autorità giudiziaria;
  • l’esonero per gli immobili situati in territori colpiti da eventi sismici (dal terremoto del 2012 in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto e in Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio per terremoti successivi al 24 agosto 2016).

IMU per i coniugi con 2 o più case

Ogni famiglia ha diritto all’esenzione IMU per la prima casa ovvero per l’abitazione principale.

Tuttavia nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nello stesso territorio comunale o in un comune diverso si torna alla doppia esenzione IMU. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale con una sentenza risalente al 2022 nel quale la Consulta spiega che non si può negare la doppia esenzione a Coniugi e Uniti civilmente, altrimenti ci sarebbe una disparità con le coppie di fatto che invece possono usufruire della doppia esenzione.

Ravvedimento operoso

I contribuenti potrebbero essere costretti a rinviare il pagamento del 1° acconto IMU per qualsiasi ragione. In questo caso dovranno regolarizzare il versamento IMU ricorrendo successivamente al ravvedimento operoso.

In tale caso, varranno le regole generali sul ravvedimento operoso previste per imposte come Irpef, Ires.

Salvo che la violazione non venga constatata o intervengano  altre attività amministrative di accertamento delle quali il contribuente è a conoscenza, quest’ultimo potrà versare l’acconto IMU, gli interessi e la sanzione del 30% ridotta a seconda del momento in cui si regolarizza il versamento.

Deducibilità IMU nella dichiarazione dei redditi

L’imposta Municipale Unica rientra tra i tributi che possono essere dedotti dal reddito d’impresa o da professione.

La Legge di bilancio 2020, ha rivisto la quota deducibile che, a partire dal periodo d’imposta 2023, arriva al 100% del costo sostenuto.

Info: Tel. 05753141 – info@artigianiarezzo.it


3 Giugno 2023
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