Il Presidente regionale di Confartigianato Giovani Imprenditori, Giancarlo Mannini lancia un segnale importante a imprese giovanili, istituzioni e nuove start up
Si è appena concluso l’anno scolastico e molti giovani si trovano a dover compiere scelte importanti per il proprio futuro scolastico e lavorativo. Giancarlo Mannini, presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato Imprese Toscana, traccia un quadro degli scenari emersi durante la presentazione del Report ‘Traiettorie verso il prossimo futuro’ a cura dell’Ufficio Studi di Confartigianato, avvenuta nel corso della recente Convention di Roma del Movimento.
Per Mannini: “In Toscana le condizioni sono favorevoli alla creazione e allo sviluppo di imprese giovanili; in particolare artigiane. Sono 29.522 nel 2022 le aziende toscane guidate da under 35, che corrispondono al 7.3% del totale delle imprese. Di esse sono 8.298 quelle artigiane condotte da giovani che corrispondono però ad una percentuale maggiore; all’ 8.3% del totale”.
Nel 2022 la percentuale di giovani che in Italia non studia e non lavora, i cosiddetti neet, è del 19%. Mannini evidenzia come invece: “Nella nostra Regione la percentuale dei neet è del 13,8%; ben inferiore alla media nazionale ed è in forte riduzione rispetto al 2021. Altro dato positivo è che in Toscana il tasso di occupazione giovanile nella fascia di età 15-34 anni è del 50.9%; ben superiore alla media italiana del 43.7%”.
Prosegue poi il presidente: “Stiamo seguendo con attenzione il calendario dei nuovi bandi regionali, nei quali molti giovani imprenditori ripongono aspettative per sostenere i propri progetti di investimento. Confidiamo di avere presto maggiori dettagli sulla nuova misura di aiuto e che i tempi per la sua operatività si accorcino rispetto a quanto prospettato, ossia il quarto trimestre 2023. È ora più che mai fondamentale – sottolinea Mannini- potenziare gli interventi di sostegno all’autoimpiego, alla formazione e all’aggiornamento continuo dei giovani. In un mondo del lavoro che sarà sempre più digitale, con l’ingresso di nuove tecnologie e di applicazioni di intelligenza artificiale, non possiamo permetterci di rimanere indietro” conclude il presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato Imprese Toscana.
Il report dell’Ufficio Studi di Confartigianato evidenzia come l’Italia, a differenza di quanto accade in molti paesi dell’Unione Europea, stia subendo gli effetti negativi della crisi demografica. Secondo le previsioni il crollo delle nascite porterà tra 20 anni la popolazione a ridursi del 5,3% con anziani in crescita del 32,9% mentre la popolazione under 35 diminuirà del 20,4%. Attualmente l’Italia è al secondo posto in Europa, dietro alla Francia, per numero di imprenditori e lavoratori autonomi under 35 ma le dinamiche demografiche potrebbero portare a sensibili riduzioni del numero di giovani imprenditori. Malgrado il contesto economico meno favorevole in Italia rimane la voglia di impresa tra i giovani: tra gli under 30 la quota di coloro che, se potessero scegliere, vorrebbe essere un imprenditore è del 48,2%, contro il 38,7% della media UE (ed è del 38,2% in Germania, 33% in Francia e il 19,8% in Spagna). Le principali motivazioni che spingono i giovani ad aprire una nuova impresa, secondo l’Ufficio Studi sono in ordine: il successo personale ed economico, la valorizzazione delle competenze e lo sfruttamento di una idea innovativa.
Il Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Imprese Toscana coinvolge circa 3.500 imprese gestite da under 40. L’associazione, articolata in sedi provinciali, rappresenta le specifiche esigenze dei giovani imprenditori in materia di sviluppo dell’imprenditorialità, promozione della formazione imprenditoriale con particolare attenzione alla trasmissione di impresa e all’avvicinamento tra le istituzioni scolastiche e il mondo del lavoro.