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Incentivi per l’export: in apertura bando MAECI con contributi a fondo perduto

L'invio delle domande per il sostegno ai processi di internazionalizzazione con caratteristiche digitali fissata dal 13 Febbraio


Nell’attesa della pubblicazione delle procedure per l’invio delle domande di accesso al contributo sul sito di Invitalia, l’ICE ha pubblicato la delibera contenente le linee guida per l’accesso al contributo.

I fondi derivano da quelli non impegnati per l’assegnazione di “Bonus per l’Export Digitale” di cui all’Autorizzazione del Direttore Generale n. 20/21.

Questo il contenuto della delibera:

Finalità:

Sostenere i processi di internazionalizzazione con caratteristiche digitali.

Beneficiari:

Micro e Piccole imprese italiane del settore manifatturiero (gruppo C con codici compresi da 10 a 33)

In fase di richiesta le imprese dovranno autocertificare i seguenti requisiti:

  • avere meno di 50 dipendenti e fatturato annuo o totale di bilancio non superiore a euro 10.000.000,00 (diecimilioni/00), secondo quanto previsto dal regolamento di esenzione;
  • avere avviato, da almeno un anno, la fatturazione di prodotti commerciali;
  • avere sede legale o sede operativa e stabilimento produttivo in Italia;
  • operare nel settore manifatturiero, codice ATECO primario: C;
  • essere in stato di attività e risultano iscritte al Registro delle Imprese;
  • non essere sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
  • essere iscritte presso INPS o INAIL e hanno una posizione contributiva regolare, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC), valido alla data di presentazione della domanda;
  • essere in regola con gli adempimenti fiscali;
  • non avere beneficiato di un importo complessivo di aiuti de minimis che, unitamente all’importo delle agevolazioni concesse a valere sul presente Bando, determini il superamento del massimale di cui all’articolo 3, paragrafo 2 del regolamento de minimis; requisito non richiesto per imprese aderenti a reti e/o consorzi richiedenti;
  • non avere ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo di cui al presente Bando, alcun altro contributo pubblico;
  • non rientrare tra le imprese operanti nei settori esclusi dall’articolo 1 del regolamento de minimis;
  • non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231;
  • non avere ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune;
  • non risultare iscritte nell’elenco dei fornitori di soluzioni digitali.

Tipologia dell’agevolazione

Contributo a fondo perduto

Misura dell’agevolazione:

  • 10.000 euro per micro e piccole imprese italiane manifatturiere – a fronte di una spesa di almeno 12.500 euro (al netto dell’IVA);
  • 22.500 euro per reti e consorzi – a fronte di spese non inferiori a 25.000 euro (al netto dell’IVA).

Tipologie di investimenti e spese ammissibili:

  • spese per consulenze finalizzate all’adozione di soluzioni digitali, ivi comprese la progettazione e la personalizzazione di processi e soluzioni architetturali informatiche funzionali ai percorsi di internazionalizzazione;
  • spese per la realizzazione di sistemi di e-commerce verso l’estero, siti e/o app mobile, ivi compresi eventuali investimenti atti a garantire la sincronizzazione con marketplace internazionali forniti da soggetti terzi;
  • spese per la realizzazione di sistemi di e-commerce che prevedano l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web nonché il raccordo tra le funzionalità operative del canale digitale di vendita prescelto e i propri sistemi di Customer Relationship Management–CRM (ad esempio i sistemi API – Application Programming Interface);
  • spese per la realizzazione di servizi accessori all’ e-commerce quali quelli di smart payment, predisposizione di portfolio prodotti, traduzioni, shooting fotografici, video making, web design e content strategy;
  • spese per la realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale, con specifico riferimento al portafoglio prodotti, ai mercati esteri e ai siti di vendita online prescelti;
  • spese per digital marketing finalizzate a sviluppare attività di internazionalizzazione: campagne di promozione digitale, Search Engine Optimization (SEO), costi di backlink e di Search Engine Marketing (SEM), campagne di content marketing, inbound marketing, di couponing e costi per il rafforzamento della presenza sui canali social; spese di lead generation e lead nurturing;
  • servizi di CMS (Content Management System): restyling di siti web siano essi grafici e/o di contenuti volti all’aumento della presenza sui mercati esteri;
  • spese per l’iscrizione e/o l’abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità e spese di content marketing, quali strumenti volti a favorire il processo di esportazione;
  • spese per servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano finalizzati ad aumentare la presenza sui mercati esteri;
  • spese per l’upgrade delle dotazioni di hardware necessarie allo sviluppo di processi di cui alle precedenti lettere a) e i);

Fornitori

Per la misura è adottato il precedente elenco dei fornitori di soluzioni digitali per l’export istituito ai sensi dell’Autorizzazione del Direttore Generale n. 20/21.

Possono presentare domanda di iscrizione all’elenco dei fornitori le imprese che, alla data di presentazione della domanda, siano in possesso dei seguenti requisiti:

  • sono costituite in forma societaria;
  • sono iscritte al Registro delle Imprese e sono in stato di attività;
  • non sono in stato di scioglimento o liquidazione e non sono sottoposte a procedure concorsuali diverse dal concordato preventivo con continuità e ad accordi di ristrutturazione del debito;
  • hanno sede legale o operativa nell’Unione Europea;
  • hanno realizzato nei tre anni precedenti alla data di presentazione della domanda servizi o prestazioni relativi ad una o più delle spese ammissibili di cui all’articolo 5, comma 1 del presente Bando per un ammontare pari ad almeno 200.000 euro;
  • svolgono una attività coerente con le finalità del presente Bando, come riscontrabile dall’oggetto sociale previsto da statuto o atto costitutivo;
  • sono operatori economici ammessi ai sensi dell’art. 45 del decreto-legislativo n. 50/2016 non ricadenti nelle cause di esclusione previste dall’art. 80 del decreto-legislativo n. 50/2016.

Sono ammissibili le imprese che hanno ottenuto l’agevolazione a valere sulla misura “Bonus per l’Export Digitale” purchè abbiano rendicontato correttamente il precedente investimento.

Apertura:

La delibera rimanda l’apertura ad un successivo provvedimento.

Il sito di ICE però annuncia che le domande potranno essere presentate allo sportello gestito da Invitalia nel periodo compreso tra il 13 febbraio 2024 e il 12 aprile 2024 con procedura telematica.

Invitiamo le aziende a contattarci scrivendo a bandi@artigianiarezzo.it al fine di manifestare il proprio interesse e verificare la possibilità di accesso al contributo.



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