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Incidenti piattaforme di lavoro elevabili (PLE): le indicazioni del Ministero del Lavoro

Il focus riguarda gli aspetti connessi alla progettazione, costruzione, verifica e utilizzo in sicurezza di questa tipologia di macchine


Il Ministero del Lavoro, in considerazione dell’aumento degli eventi infortunistici, con la circolare esplicativa n. 7 del 12 settembre ha preso in esame le problematiche di sicurezza legate all’uso delle piattaforme di lavoro elevabili (PLE), per fornire indicazioni di carattere generale afferenti agli aspetti connessi alla progettazione, alla costruzione, alla verifica e all’utilizzo in sicurezza di questa tipologia di macchine.

In particolare, il ministero si sofferma sui dati relativi ai cedimenti strutturali delle piattaforme, evidenziando come gli stessi siano riconducibili a fenomeni di fatica, imbozzamento e non corretta esecuzione delle saldature.

Fermo restando l’obbligo di osservare quanto già previsto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 , nella nota si richiama l’attenzione sulla necessità di mantenere costantemente sotto osservazione e documentare l’effettivo stato di conservazione della macchina mediante le attività, sia ordinarie che straordinarie, di controllo e manutenzione, effettuate da personale delle ditte utilizzatrici e di verifica periodica di tali attrezzature, effettuate sia da Soggetti Pubblici (ASL/ARPA, INAIL) sia da Soggetti pubblici e privati abilitati; attività che sono parte essenziale di un processo finalizzato a mantenere le condizioni di sicurezza durante l’intero ciclo di vita delle macchine.

A tal fine si ribadisce l’importanza e la necessità di conservazione, tra le altre cose, della seguente documentazione:

  • comunicazione di messa in servizio
  • scheda tecnica o certificato di prima verifica periodica/omologazione
  • istruzioni del fabbricante fornite a corredo dell’attrezzatura
  • verbali di verifica periodica
  • registro di controllo nel quale devono essere riportati tutti i controlli e le manutenzioni condotte, secondo quanto previsto dal fabbricante nelle istruzioni d’uso, ivi compresi gli esiti di eventuali indagini approfondite
  • esito dell’indagine supplementare di cui al decreto interministeriale 11 aprile 2011.

Vengono poi segnalate le zone e i componenti delle PLE dove più frequentemente si sono riscontrati cedimenti strutturali:

  • zone di articolazione e rotazione della piattaforma di lavoro
  • bracci articolati e telescopici
  • zone con rinforzi locali (es. fazzoletti)
  • torretta porta ralla
  • stabilizzatori
  • cilindri di sollevamento o di estensione dei bracci.

Nelle more dell’emanazione di un documento tecnico di indirizzo, concernente informazioni e indicazioni operative per prevenire e contrastare incidenti e infortuni connessi al cedimento strutturale e/o all’uso scorretto di tali attrezzature, il Ministero raccomanda a tutti coloro i quali operano a vario titolo con le PLE di prestare particolare attenzione ai rischi specifici connessi all’utilizzo delle medesime, facendosi promotori di campagne di sensibilizzazione, informazione, formazione e assistenza a beneficio dei soggetti più esposti.

Per saperne di più è possibile contattare la Coordinatrice di Confartigianato Edilizia, Elena Bucefari (Tel. 0575314272 – elena.bucefari@artigianiarezzo.it).



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