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Jobs Act, riforma completa ma mancano le norme attuative


Nella seduta del 4 settembre 2015 il Consiglio dei Ministri ha approvato gli ultimi 4 decreti legislativi sul Jobs Act (Legge delega n. 183/2014).

Il testo definitivo dei decreti non è stato ancora reso noto (attendiamo la pubblicazione su Gazzetta Ufficiale): sono infatti ancora tanti i punti ad oggi ancora non del tutto chiariti. Per una piena operatività, occorrerà attendere un numero significativo di norme attuative, senza le quali non sarà possibile dare piena attuazione alle riforme.

Di seguito una breve sintesi del contenuto dei 4 decreti legislativi.

 

1) Razionalizzazione dell’attività ispettiva

Il decreto legislativo prevede, al fine di razionalizzare e semplificare l’attività ispettiva, l’istituzione dell’Ispettorato nazionale del lavoro. L’Ispettorato ha “autonomi poteri per la determinazione delle norme concernenti la propria organizzazione ed il proprio funzionamento e sotto la guida del Ministero del Lavoro coordinerà tutto il personale ispettivo” (compreso quello in forza a Inps e Inail).

 

2) Riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e le politiche attive

Viene istituita una Rete Nazionale dei servizi per le politiche del lavoro, coordinata dalla nuova Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) che, sarà attiva dal 2016.
Il tentativo è quello di rendere il lavoratore che perde il lavoro più facilmente occupabile. Inoltre viene prevista una stretta sul sussidio di disoccupazione con la perdita dell’indennità in caso di rifiuto di un’occupazione o la mancata partecipazione a iniziative di formazione.

 

3) Razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità

Le novità al riguardo sono diverse:

  • Collocamento obbligatorio
     Un primo cambiamento tocca i datori di lavoro che occupano da 15 a 35 dipendenti, per i quali l’obbligo di avere alle proprie dipendenze un lavoratore disabile prima scattava solo in caso di nuove assunzioni, mentre con l’entrata in vigore del decreto, insorge per la sola sussistenza del requisito dimensionale, svincolandosi dall’effettuazione di nuove assunzioni. E’ possibile inoltre computare nella quota di riserva i lavoratori già disabili prima dell’assunzione, anche se non assunti tramite collocamento obbligatorio purché l’incapacità lavorativa superi il 60% se fisica e il 45% se psichica.
  • Costituzione e gestione del rapporto di lavoro
    Dal 1° gennaio 2017, il libro unico del lavoro LOL sarà tenuto in modalità telematica presso il Ministero del Lavoro.
  • Salute e sicurezza sul lavoro e di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali
    L’intervento riguarda l’esonero del datore di lavoro da certi adempimenti (tra cui trasmissione all’Inail del certificato di infortunio, limitati ai casi più gravi e posta a carico dell’Inail) e l’abolizione del registro infortuni.
  • Sanzioni in materia di lavoro e legislazione sociale
    E’ stata prevista la modifica della maxi-sanzione per il lavoro nero, del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, di alcune sanzioni in tema di tenuta del Libro unico e di consegna dei cedolini ai dipendenti.

Gli interventi più significativi in riferimento alla disciplina del rapporto di lavoro sono:

  • la revisione della disciplina dei controlli a distanza del lavoratore, per adeguare la disciplina all’evoluzione tecnologica.
    Le aziende potranno assegnare ai lavoratori strumenti di lavoro come pc, tablet e cellulari senza che sia necessario un accordo sindacale o una autorizzazione del Ministero, richiesto invece per installare telecamere. Ma sarà sempre obbligatorio informare preventivamente e in maniera adeguata i lavoratori sulle modalità d’uso degli strumenti e di effettuazione dei controlli che, devono sempre avvenire nel rispetto delle norme sulla Privacy;
  • la possibilità per i lavoratori di cedere, a titolo gratuito, i riposi e le ferie maturati, tra dipendenti dello stesso datore di lavoro, al fine di assistere i figli minori che, per le particolari condizioni di salute, hanno bisogno di assistenza e cure costanti da parte dei genitori;
  • l’introduzione di nuove modalità telematiche per effettuare le dimissioni e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, al fine di combattere la pratica delle dimissioni in bianco che ha finora colpito, in particolare, le donne lavoratrici.

 

4) Riordino della normativa in tema di ammortizzatori sociali

Al decreto legislativo che riordina la Cassa Integrazione serviranno, presumibilmente, almeno dodici provvedimenti attuativi, tra i quali si segnala il decreto del Ministro del Lavoro teso a definire i criteri di esame delle domande di concessione della Cassa “ordinaria”, e quelli relativi ai fondi di solidarietà bilaterali.

  • Durata Cig 24 mesi, 36 mesi con solidarietà.
    La durata massima complessiva della Cig ordinaria e straordinaria viene fissata in 24 mesi in un quinquennio mobile (30 mesi per le imprese edili). La durata può salire a 36 mesi con il ricorso al contratto di solidarietà.
  • Ampliamento ad imprese con oltre 5 dipendenti (inclusi gli apprendisti).
    Questi interventi di integrazione salariale vengono estesi alle imprese con più di 5 dipendenti, che potranno così richiedere le prestazioni per “gli eventi di sospensione o riduzione del lavoro” verificatisi dal primo luglio 2016; sarà versata un’aliquota dello 0,45% della retribuzione per quelle tra 6 e 15 dipendenti a partire dal primo gennaio 2016 (ripartita tra datore di lavoro e lavoratore sulla base di un accordo tra le parti sociali); dello 0,65% per quelle oltre i 15 dipendenti.
    Precisiamo che per le aziende iscritte ad Elba è già istituito il Fondo di solidarietà bilaterale artigiano (FSBA) che, a decorrere dal 1° gennaio 2016, prevederà, in caso di crisi aziendale, interventi di sostegno al reddito ai lavoratori, finanziati con parte della quota dei contributi già versata alla bilateralità artigiana (Elba).
    Fino al 31/12/2015 il periodo resta già coperto da ammortizzatori sociali ad hoc.

Si auspica che entro fine anno, vengano definite, mediante accordi sindacali e decreti attuativi, le linee guida per la piena attuazione della nuova normativa.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare i nostri uffici (Tel. 0575/3141)



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