Proroga per ecobonus, bonus ristrutturazioni e introduzione del bonus facciate. Queste le principali misure d’interesse per il settore dell’edilizia contenute nella Legge di Bilancio 2020 e ottenute da Confartigianato.
Nel provvedimento trova conferma la proroga, senza modifiche, dell’agevolazione per gli interventi di riqualificazione energetica (ecobonus) degli edifici con aliquota del 65% o 50% e tetti variabili in base alla tipologia degli interventi. Proroga fino al 31 dicembre 2020 anche per la detrazione del 50% (con tetto di 96.000 per singola unità immobiliare) riservata agli interventi di manutenzione ordinaria (solo in condominio), manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia. Un altro anno anche per il bonus del 50% destinato all’acquisto di mobili ed elettrodomestici efficienti per l’arredo di abitazioni oggetto di lavori di recupero iniziati dal 2019.
Dal 1 gennaio 2020, per un anno, viene introdotto il bonus facciate: saranno agevolati, con una detrazione dall’imposta lorda pari al 90%, gli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, esistenti ubicati in zona A (centri storici) e B (totalmente o parzialmente edificate). Fanno eccezione le aree destinate a nuovi complessi abitativi con bassa densità di urbanizzazione (zona C). Nell’ipotesi in cui i lavori di rifacimento della facciata, ove non siano di sola pulitura o tinteggiatura esterna, riguardino interventi influenti dal punto di vista termico o interessino oltre il 10 per cento dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, gli interventi devono soddisfare i requisiti di efficienze energetica e trasmittanza. Saranno agevolabili esclusivamente gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi. La detrazione sarà ripartita in dieci quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.
Per quanto riguarda il meccanismo dello sconto in fattura per sismabonus ed ecobonus, praticato dal fornitore e da questi recuperato come credito di imposta nei 5 anni successivi e duramente contestato da imprese e associazioni di settore che ne chiedevano l’abrogazione, la misura riguarderà solo le ristrutturazioni importanti, di importo superiore a 200 mila euro, realizzati sulle parti comuni degli edifici condominiali.