Tra i risultati ottenuti ottenuti da Confartigianato la proroga superbonus, la limitazione di asseverazioni, visti per cessioni e sconto in fattura per interventi di edilizia libera
Via libera definitivo della Camera alla Legge di Bilancio per l’anno 2022 e dunque a tutte le misure attese in materia di Superbonus 110% e bonus casa.
Una delle principali novità introdotte dalla manovra riguarda la possibilità di optare per la cessione o per lo sconto in fattura in luogo delle detrazioni fiscali (prevista dall’art. 121 Decreto “Rilancio” – D.L. 19 maggio 2020, n. 34), che viene estesa fino a tutto il 2024 nel caso dei seguenti interventi:
- recupero del patrimonio edilizio (bonus ristrutturazioni);
- efficienza energetica (ecobonus ordinario);
- adozione di misure antisismiche (sismabonus ordinario);
- recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti (bonus facciate), installazione di colonnine di ricarica e di impianti fotovoltaici.
Per il Superbonus 110% tale facoltà viene prorogata, invece, fino al 2025. Analogamente a quanto previsto ora per la detrazione del 110%, anche per le altre agevolazioni, qualora il contribuente decida per la cessione o lo sconto in fattura, sarà necessario richiedere il visto di conformità di un soggetto abilitato che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione ed inoltre occorrerà ottenere un’asseverazione di congruità delle spese. Rientrano tra le spese detraibili anche quelle sostenute per il rilascio del visto di conformità, delle attestazioni e delle asseverazioni.
La legge di Bilancio 2022 ha escluso dall’obbligo di asseverazioni e visti le opere classificate come edilizia libera (art. 6 del Testo unico Edilizia – DPR 380/01) e agli interventi che abbiano un importo complessivo non superiore ai 10 mila euro, eseguiti sulle singole unità immobiliari o sulle parti comuni dell’edificio, fatta eccezione per i lavori che usufruiscono del bonus facciate.
Per quanto riguarda le scadenze delle agevolazioni, il superbonus 110% spetterà per i condomini fino al 2025 con una riduzione dell’intensità dell’intervento (110% fino al 2023, 70% per il 2024 e 65% per il 2025) per i lavori sulle parti comuni condominiali e per quelli effettuati dai condòmini sulle proprie abitazioni. Per le unità familiari (villette), invece, la proroga del 110% durerà fino al 31 dicembre 2022 purché entro il 30 giugno 2022 sia effettuato almeno il 30% dell’intervento complessivo. Infine, i nei comuni colpiti da eventi sismici verificatisi a partire dal 1° aprile 2009, la super detrazione sarà valida sino al 2025.
Confermati fino al 2024 i bonus riqualificazione edilizia ed energetica, sisma bonus, bonus mobili e bonus verde; per il bonus facciate è prevista la proroga solo per il 2022 e la percentuale di detrazione scende dal 90% al 60%.
Viene poi introdotta una nuova detrazione IRPEF del 75% per le spese sostenute nel 2022 per il superamento delle barriere architettoniche, fruibile in 5 anni, con possibilità di cessione dei crediti o applicazione dello sconto in fattura.
Confartigianato Edilizia valuta positivamente l’intervento nel suo complesso; durante l’iter parlamentare sono state accolte le numerose richieste di Confartigianato, come la proroga superbonus e la limitazione di asseverazioni e visti per cessioni e sconto in fattura per interventi di edilizia libera ovvero di importo non superiore a 10.000 euro. Molto positiva anche la detraibilità delle spese sostenute per visti ed asseverazioni delle detrazioni “ordinarie”, come anche la possibilità di utilizzare i prezzari DEI per le asseverazioni di congruità di tutti gli interventi.
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