Confartigianato Imprese Arezzo informa che con la Legge di Stabilità 2015 (L. 23/12/2014, n. 190 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 99 alla Gazzetta Ufficiale 29/12/2014, n. 300), sono state introdotte una serie di importanti novità che riguardano le aziende e le famiglie. In primis le agevolazioni fiscali per gli interventi di efficientamento energetico, recupero edilizio, messa in sicurezza antisismica e acquisto mobili ed elettrodomestici. La Legge di Stabilità 2015 prevede la proroga delle detrazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica, mantenendo anche per il 2015 le attuali misure: 65% per gli interventi di riqualificazione energetica (inclusi quelli relativi alle parti comuni degli edifici condominiali) e 50% per le ristrutturazioni e per il connesso acquisto di mobili.
Riportiamo di seguito una guida delle principali misure introdotte
INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI
Per quanto concerne la detrazione d’imposta per le spese relative ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici, viene prorogata al 31/12/2015 la misura della detrazione al 65% in precedenza prevista sino al 31/12/2014 (la norma previgente prevedeva la cessazione dell’aliquota del 65% al 31/12/2014, con applicazione della misura del 50% nei 12 mesi successivi). La detrazione è stata estesa, sempre nella misura del 65%, per le spese sostenute, dal 01/01/2015 e fino al 31/12/2015, alle seguenti fattispecie:
• spese di acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, fino a un valore massimo della detrazione di 30.000 euro;
• all’acquisto e la posa in opera di schermature solari (cfr. norma UNI EN 13363 concernente Dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate), di cui all’allegato M al D.Lgs. 192/2005 (introdotto dal D. Lgs 311/2006), fino a un valore massimo della detrazione di 60.000 euro.
Con riferimento agli interventi di riqualificazione energetica relativi a parti comuni degli edifici condominiali si prevede di prorogare sino al 31/12/2015 la misura della detrazione al 65% (la norma previgente prevedeva la cessazione dell’aliquota del 65% al 30/06/2015, con applicazione della misura del 50% nei 12 mesi successivi).
INTERVENTI DI RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO
Con riferimento agli interventi di recupero del patrimonio edilizio (per un ammontare massimo di spesa di 96.000 euro) viene prorogata al 31/12/2015 la misura della detrazione al 50% in precedenza prevista sino al 31/12/2014 (la norma previgente prevedeva la cessazione dell’aliquota del 50% al 31/12/2014, con applicazione della misura del 40% nei 12 mesi successivi). Resta ferma senza alcuna proroga la disposizione (art. 16, comma 1-bis, del D.L. 63/2013) che prevede la detrazione delle spese sostenute per gli interventi su edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) e relativi all’adozione di misure antisismiche e per la messa in sicurezza statica:
• fino al 31/12/2014 la percentuale del 65%;
• dal 01/01/2015 al 31/12/2015 la percentuale del 50%. Si ricorda che tali interventi – contemplati dall’art. 16-bis, comma 1, lettera i), del D.P.R. 917/1986 – sono agevolabili entro il limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare ed unicamente se riferiti a costruzioni adibite ad abitazione principale o ad attività produttive.
ACQUISTO DI MOBILI ED ELETTRODOMESTICI
Con riferimento alle spese per l’acquisto di mobili per l’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione viene prorogato di un anno (e quindi al 31/12/2015) il termine finale entro cui devono essere sostenute le spese ai fini della detrazione del 50%. Viene ribadito, inoltre, che le spese per l’acquisto di mobili (ammesse in detrazione se connesse ad una ristrutturazione edilizia) sono computate indipendentemente da quelle sostenute per i lavori di ristrutturazione.
ACQUISTO DI UNITÀ IMMOBILIARI ABITATIVE UBICATE IN FABBRICATI INTERAMENTE OGGETTO DI INTERVENTI DI RECUPERO
Come noto, l’art. 16- bis, comma 3, del D.P.R. 917/1986, stabilisce che la detrazione per interventi di recupero edilizio spetta anche nel caso di interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano al termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile. A tale riguardo la Legge di stabilità 2015 prevede il prolungamento a 18 mesi successivi alla data di fine lavori (la norma previgente parlava di 6 mesi) del termine entro il quale provvedere alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile. Si tratta evidentemente di una misura “anticrisi”, che tiene conto delle difficoltà del mercato immobiliare.
BONUS IRPEF 80 EURO
Il bonus fiscale degli 80 euro, introdotto dal d.l. n. 66/2014, viene confermato e diventa stabile. Viene lasciata invariata la platea dei destinatari (nonostante i tentativi di estenderlo ai redditi superiori), ossia i lavoratori dipendenti e assimilati con reddito lordo complessivo tra 8.000 e 24.000 euro (circa 10 milioni di italiani), il bonus cambia la propria veste, diventando una detrazione e non più un’entrata aggiuntiva.
SGRAVI ALLE FAMIGLIE E BONUS BEBE’
Sul piatto della bilancia della stabilità previsti anche 500 milioni di euro per sostenere le famiglie numerose (c.d. “Fondo famiglia”) che, secondo quanto dichiarato dall’esecutivo, dovrebbero essere quasi interamente devoluti per finanziare il bonus bebè, in arrivo in via sperimentale dal 2015, dell’importo di 80 euro al mese per le neomamme con redditi familiari fino a 90mila euro lordi annui. Valido per i bambini nati tra il 2013 e il 2015, il bonus sarà esteso fino al terzo anno di età e in presenza di più figli (dal terzo in poi) sarà eliminato il tetto reddituale.
AUMENTO IVA SUL PELLET
Sale dal 10 al 22% l’IVA applicata sul pellet in legno (combustibile ricavato da segatura).
TAGLIO IRAP
Consistente l’intervento previsto sull’Irap, successivo a quello già operato nel corso dell’anno, che consente la deducibilità dall’imposta del costo del lavoro per un importo pari a 5 miliardi di euro per il 2014 e a 6,5 a regime. In realtà, la norma abroga il taglio del 10% operato con il decreto Irpef dell’aprile scorso e pertanto i numeri vanno ridimensionati, decurtando l’incidenza dei due miliardi della precedente riduzione, ma in ogni caso la misura è notevole ed ha la finalità di rilanciare massicciamente l’occupazione.
SGRAVI PER I NEOASSUNTI
Altro importante capitolo riguardante il lavoro e gli incentivi all’occupazione, è quello della decontribuzione sulle nuove assunzioni. Le imprese che assumono con contratto a tempo indeterminato infatti potranno godere dell’azzeramento dei contributi a loro carico per tre anni. Un’operazione che vale quasi 2 miliardi e che, secondo i dati dovrebbe riguardare circa 300.000 lavoratori (800.000 secondo il Governo). A ciò si aggiungono 1,5 miliardi per i nuovi ammortizzatori sociali.
REGIME DEI MINIMI E SEMPLIFICAZIONE IVA
Per le oltre 900mila partite Iva, la legge di stabilità anticipa anche il riordino del regime dei minimi, previsto nella delega fiscale. L’imposta sostitutiva dal 5% passa al 15% ma si estende la platea (da 15mila a 40 mila euro in base ai settori), senza limiti di età né di tempo, con un beneficio stimato a livello di sgravio fiscale complessivo pari a 800 milioni di euro. In materia di semplificazioni, inoltre, dal 2016 cancellato l’obbligo della dichiarazione unificata e della comunicazione dati Iva, e fissato a febbraio il termine per la presentazione delle dichiarazioni.
ANTICIPAZIONE DEL TFR IN BUSTA PAGA
L’anticipazione del Tfr in busta paga, uno dei punti più discussi della legge, sarà su base volontaria e sottoposta a tassazione ordinaria. Saranno i lavoratori (esclusi gli agricoli, i domestici e i dipendenti pubblici) a scegliere se avere disponibile direttamente in busta paga il trattamento di fine rapporto. La misura partirà dal marzo 2015 e, di fatto, non comporterà alcun aggravio per lo Stato né costi per le imprese grazie alla garanzia di 100 milioni di euro e all’accordo con le banche.
RISORSE PER RICERCA E SVILUPPO
Ammonta a circa mezzo miliardo il credito d’imposta sugli investimenti in ricerca e sviluppo. Le risorse saranno destinate alle Pmi che investiranno nell’innovazione, con agevolazioni fiscali del 50% per incrementi annuali di spesa nel settore. Possibile anche il “patent box”, ossia un meccanismo destinato a sostenere i brevetti, mediante agevolazioni sui guadagni.
ALLENTAMENTO SPENDING REVIEW PER COMUNI
Le previsioni della spending review inserite in manovra dovrebbero portare a forti tagli agli enti locali (circa 4 miliardi per le Regioni e 1,2 per i comuni), ma i comuni, di contro, beneficeranno di una riduzione del patto di stabilità interno del 70%, pari circa ad un miliardo di euro. Possibile anche la previsione di un piano per la dismissione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, finalizzata sia a ridurre il debito che a finanziare nuovi investimenti.