«Sarà l’occasione per raccontare le storie di artigiani, piccoli e grandi. Un modo per parlare del tessuto imprenditoriale e quindi anche del territorio». Il caporedattore de La Nazione, Diego Casali, ieri in occasione della conferenza stampa ha spiegato così il nuovo gioco de La Nazione e di Confartigianato, «Made in Arezzo». «Protagonisti saranno tutti gli artigiani. Tutti quei lavoratori che ogni giorno lavorano con le mani. Non solo artisti, ma anche artigiani su cui i riflettori si accendono meno sovente» ha spiegato Luca Baglioni, vice presidente Confartigianato. Ci saranno ceramisti, lavoratori del legno, pasticcieri, ma anche tipografi, elettricisti, tassisti, parrucchieri. «Questa la novità del contest – ha precisato Alessandra Papini, responsabile servizi di Confartigianato – non una sola e precisa categoria, ma un intero comparto, quello degli artigiani. Tutti coloro che lavorano con le mani, se pur in modo diverso. All’interno ci sono, infatti, mille sfaccettature». «Sarà l’occasione per offrire un riconoscimento vero a tanti imprenditori e a tante imprese che si riconoscono nei valori della capacità del fare, della volontà, del’l’intraprendenza ma sopratutto del cuore, ed è per questo che il nostro slogan è ancora quello del nostro 70esimo compleanno: “Con le mani e con il cuore. Made in Arezzo» continua Papini. «Una bella avventura, quella che stiamo per vivere con La Nazione. U n gioco in cui non sarà importante chi vince, l’importante saranno i riflettori che si accenderanno sulla categoria. Una categoria fatta di lavoratori che ogni giorno mettono una gran passione nel proprio lavoro, e lo fanno con grande coraggio. Sì, perché oggi le cose sono ben diverse dal passato. Rispetto a dieci, venti anni fa essere imprenditore è un po’ come essere un eroe» continua Papini. «Nonostante le mille difficoltà loro, ogni mattina, alzano la saracinesca, ed offrono il loro servizio». «Ed è giusto, quindi, raccontare le loro storie» ha aggiunto il caposervizio de La Nazione di Arezzo, Sergio Rossi. «Dal canto nostro ce la metteremo tutta in questa impresa. Lo faremo, ovviamente, raccontando le loro storie. Quelle di vecchi e nuovi artigiani, attraverso le interviste che verranno pubblicate ogni giorno sul nostro giornale. Una finestra spalancata su quel mondo, attraverso la quale faremo conoscere le vite personali e professionali di ognuno di loro. In modo da farli conoscere, o farli conoscere meglio, ai nostri lettori ai quali spetterà i compito di votarli per decretare, alla fine del constest, il vincitore».
Firma, Gaia Papi La Nazione 18.02.2020