Marchio di Garanzia per favorire trasparenza nei rapporti tra Imprese e Consumatori

Da sempre, è compito della Camera di Commercio contribuire al migliore funzionamento del mercato a livello provinciale attraverso la prevenzione della conflittualità e la rapida soluzione delle controversie.

Il “Marchio di garanzia della Camera di Commercio e delle Associazioni di Categoria delle Imprese e dei Consumatori” è fra le iniziative promosse dall’Ente camerale per favorire condizioni di equilibrio e correttezza nel rapporto contrattuale tra Imprese e consumatori/utenti.

Confartigianato, unitamente alle Associazioni dei consumatori e di categoria della provincia riunite nella Consulta per la Regolazione del Mercato, ha sottoscritto un sistema di riconoscimento per le Imprese dei settori Riparazione veicoli, installazione impianti e tintolavanderie che garantiscono un soddisfacente standard di qualità nel rapporto con il consumatore/utente.

L’impresa aderisce al Codice di condotta del settore di appartenenza e si impegna a rispettarlo, ottenendo il diritto a fregiarsi del marchio di garanzia.

In particolare nei Codici di condotta si prevede il ricorso ad una Commissione Conciliativa paritetica per la soluzione delle controversie: una procedura semplicata e rapida, senza aggravi e costi per l’utenza. Il fine ultimo a cui mira l’iniziativa è proprio quello di prevenire e regolare la conflittualità nell’interesse dei consumatori e delle stesse imprese.

Come nasce il marchio
Confartigianato e le Associazioni dei Consumatori e di Categoria hanno firmato con la Camera di Commercio una convenzione che istituisce il marchio di garanzia e ne disciplina l’uso. Il progetto, su proposta dell’Ente camerale, è stato elaborato dalla Consulta per la regolazione del mercato, ove sono rappresentate le Associazioni dei consumatori e delle imprese, ed è il frutto di un confronto aperto tra le diverse posizioni per la ricerca del giusto equilibrio.

Funzionamento
Un regolamento disciplina l’uso del marchio di garanzia, che è riservato alle imprese che si impegnano ad osservare i Codici di condotta del settore di appartenenza. L’Ente camerale, tramite la Consulta, gestisce il marchio e vigila sul mantenimento dei requisiti in stretta collaborazione con le Associazioni aderenti. Il sistema è improntato secondo criteri di gratuità, celerità e massima semplicazione. Il marchio deve essere rinnovato di anno in anno e può esserne revocata l’attribuzione nel caso di accertata inosservanza del Codice di condotta.

Codici di condotta
I Codici, approvati dalla Consulta RM per settore di attività economica, sono improntati a correttezza e trasparenza e conformi alle norme ed agli usi vigenti. Oltre a norme generali di comportamento verso il cliente, i Codici contengono regole, speciche per settore economico, per disciplinare gli aspetti maggiormente a rischio del rapporto contrattuale contemperando
gli interessi contrapposti in gioco.

Conciliazione delle controversie
I Codici prevedono che ove a seguito di reclamo scritto non accolto insorga controversia tra il cliente e l’impresa, quest’ultima è tenuta ad esperire un tentativo di soluzione attraverso l’apposita Commissione Paritetica di Conciliazione del settore costituita presso la Camera di Commercio, ove la parte ne faccia richiesta. Un apposito regolamento disciplina il funzionamento della Commissione paritetica di conciliazione.

Per ogni dettaglio è possibile contattare il Coordinatore Francesco Meacci (Tel. 0575 314246 – francesco.meacci@artigianiarezzo.it)

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