Le associazioni artigiane aretine, Confartigianato e CNA quelle che rappresentano le autoscuole e le agenzie di partiche auto, Confarca e Unasca, puntano il dito sulla carenza ormai cronica di risorse, umane e strumentali, delle Motorizzazioni e in particolare di quella di Arezzo e mettono tutto nero su bianco in un documento trasmesso alle autorità pubbliche.
Destinatari il Ministro dei Trasporti, i dirigenti nazionali e regionali del settore, l’Assessore della Regione Toscana, la Presidente della Provincia di Arezzo per evidenziare con forza che ad Arezzo si registra un dilagante stato di abbandono delle funzioni storiche del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, con una gestione debole dei servizi all’interno degli uffici della Motorizzazione Civile.
Forti ritardi sui controlli sui veicoli a motore e sui conducenti provocano un forte impatto sull’utenza, imprese e cittadini: sono un rischio sia per la sicurezza stradale, perchè la circolazione dei veicoli non collaudati è pericolosa, sia dal punto di vista legale, perchè proprio la circolazione di veicoli non in regola comporta anche la sanzione del fermo amministrativo.
Al servizio si sono sommate negli anni nuove ed importanti competenze, come la gestione degli Albi degli autotrasportatori di cose per conto terzi.
Qual’è il nodo cruciale? Per tutte le operazioni sono previsti tempi lunghissimi di attesa, legati alla carenza sempre più evidente di personale del MIT, che causa lunghe code per qualsiasi servizio legato alla mobilità di imprese e cittadini.
Come se ciò non bastasse, le associazioni temono un ulteriore inasprimento di un disagio già evidente, visto che la dirigenza della Motorizzazione aretina, proprio per la scarsità di personale e l’aumento degli impegni “sembra intenzionata – si legge nella nota – a ridurre ulteriormente l’orario di apertura al pubblico dello sportello nei primi mesi del 2020, limitando il front-office a soli 3 giorni settimanali”.
Per dare un’idea già adesso si registrano ritardi dagli 8 ai 10 mesi per le revisioni dei mezzi stradali. Ridurre l’apertura degli sportelli al pubblico non potrà che condurre ad un impasse totale del servizio.
Ecco quindi l’appello che arriva da artigiani e addetti ai lavori del settore autoscuole e agenzie pratiche auto: “Si ritiene improrogabile e indispensabile – scrivono – al fine di non pregiudicare ulteriormente i diritti di cittadini e imprese della provincia di Arezzo, che gli organi di competenza, in tempi brevi, adottino tutte le iniziative necessarie a risolvere le problematiche necessarie, non semplicemente a gestirle a discapito del servizio”.
La lettera chiede, quindi, direttamente di “attivare procedimenti di mobilità dagli altri enti”, oppure “mediante altre forme di assunzioni idonee a dotare gli uffici della Motorizzazione Civile di Arezzo di un organico adeguato” in grado di “garantire un servizio efficiente e decoroso alle imprese del settore (vedi autotrasporto) e ai cittadini utenti”.