Pensionati beffati ancora una volta: anche nel 2016 non avranno alcun aumento, anzi dovranno restituire qualcosa. A spiegare la situazione è Angiolo Galletti, presidente di Anap Confartigianato Arezzo. “L’inflazione sotto zero congelerà le pensioni nel 2016 – spiega Galletti – e a gennaio i pensionati dovranno restituire uno 0,1% dell’aumento percepito sugli assegni del 2015.
Entro il 20 novembre un apposito decreto indicherà il tasso provvisorio di perequazione per il 2016, ma l’indice a cui si fa riferimento potrebbe attestarsi a fine anno a meno 0,1%. Quindi in teoria – spiega ancora Galletti – le pensioni dovrebbero subire una seppur minima decurtazione. In pratica, visto che la legge del ‘92 che definisce i meccanismi di perequazione parla soltanto di aumenti, i pensionati si dovranno accontentare di una pensione identica ai valori nominali di quest’anno.
Ma una piccola decurtazione comunque ci sarà – conclude Galletti – e sarà legata all’inflazione del 2015. Poiché a inizio anno era stato accordato un più 0,3% come adeguamento al costo della vita, ma l’andamento dei prezzi è risultato ancora più freddo e si è fermato ad un più 2%. Così i pensionati dovranno restituire quell’1% in più con le rate di gennaio e febbraio.”