No a sanzioni alle Pmi nel primo anno di applicazione del Regolamento sulla privacy. In vista del 25 maggio, data nella quale cambieranno in tutta Europa le regole della privacy, Confartigianato ribadisce la richiesta, avanzata insieme alle altre Organizzazioni europee dell’artigianato, in difesa delle PMI. A parlare, in nome di Confartigianato Arezzo, è il presidente provinciale Ferrer Vannetti. “Gli imprenditori – sottolinea – si preoccupano della privacy, la loro e quella degli altri e Confartigianato, sia a livello nazionale che locale, si è data da fare per offrire il massimo di informazioni e consigli in relazione alla nuova normativa. Tuttavia molte note interpretative sono state emesse solo negli ultimi mesi, gran parte degli Stati membri non è ancora pronta per questa nuova regolamentazione e vi è molta incertezza sull’interpretazione del nuovo regolamento. In questa situazione – continua Vannetti – non ci si può aspettare che le Pmi siano pienamente conformi a questa legislazione estremamente complicata fin dall’inizio, se anche i responsabili dell’applicazione non concordano sulla sua interpretazione”.
Pertanto le Organizzazioni dell’Artigianato, chiedono investimenti in attività di sostegno e consulenza a favore delle PMI e l’impegno, durante il primo anno, a non comminare sanzioni, ma di avvisare le PMI in caso di non conformità.
“Siamo fiduciosi – prosegue Vannetti – che nel decreto di adeguamento dell’ordinamento italiano verrà data particolare attenzione alle esigenze delle micro e piccole imprese, come vuole il Regolamento. Chiediamo semplificazioni e soprattutto adempimenti proporzionati in base alle dimensioni delle aziende, e su questo punto fondamentale sarà il ruolo del Garante della Privacy cui viene attribuito il compito di emanare linee guida con specifiche modalità semplificate per le micro e piccole imprese”.
Ancora una volta il Sistema Confartigianato ha approntato un servizio per seguire le aziende interessate per gli imminenti adempimenti previsti