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Nuove procedure per trattare acque potabili destinate al consumo umano

26 Ottobre 2015
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Confartigianato Alimentazione ha richiesto e ottenuto un incontro con la USL 8 per alcuni chiarimenti in merito alla gestione degli apparecchi di trattamento dell’acqua potabile (in uscita dal rubinetto) utilizzati in maniera sempre più diffusa dagli operatori del settore alimentare (in particolare ristoranti, bar, pizzerie ecc.) alla luce delle evoluzioni della normativa nazionale.

Il recente Decreto del Ministero della Salute DM 25/2015 “Disposizioni tecniche concernenti apparecchiature finalizzate al trattamento dell’acqua destinata al consumo umano” garantisce la tutela del consumatore in tutte le fasi, dall’installazione alla manutenzione degli apparecchi di trattamento dell’acqua potabile che, se non correttamente controllati, possono provocare gravi contaminazioni batteriche con notevoli rischi per la salute pubblica e sanzioni pecuniarie pesanti per l’attività che somministra/impiega tale alimento.

Ne consegue che L’Operatore del Settore Alimentare che intenda utilizzare le suddette apparecchiature dovrà notificare con SCIA (Reg. CE 852/2004) al SUAP (destinatari il Comune e la Az. USL) l’utilizzo delle stesse come variazione significativa del ciclo di lavoro. Infatti l’Operatore del Settore Alimentare è di fatto il responsabile di queste apparecchiature (anche se non è il proprietario ma le ha a noleggio/comodato d’uso) nel momento in cui le utilizza per somministrare l’acqua come bevanda ai clienti.

L’Operatore del Settore Alimentare dovrà inoltre inserire l’utilizzo delle apparecchiature in oggetto nel Piano di Autocontrollo andandosi di fatto a configurare una nuova attività di manipolazione degli alimenti (acqua) che necessità di essere sottoposta a valutazione dei rischi secondo metodo HACCP. A tale scopo, si segnala che è stato pubblicato dal Ministero della Salute il Manuale sulla corretta prassi igienica dei distributori automatici. L’Operatore del Settore Alimentare è chiamato a verificare nella scheda tecnica/manuale d’uso dell’apparecchiatura le eventuali modifiche determinate dall’apparecchiatura sui parametri chimici dell’acqua potabile, ricordando che il D. Lgs. 231/2001 definisce i parametri di legge da analizzare per la potabilità e gli indicatori di qualità dell’acqua.

Restando a disposizione per eventuali chiarimenti ed approfondimenti vi invitiamo a rivolgervi al Coordinatore Provinciale della Federazione Alimentazione Gigliola Fontani (0575/314210, gigliola.fontani@artigianiarezzo.it) e/o alla Dr.ssa Veronica Biagioli di Geos Pmi (0575/314664 – 339/2737027, veronica.biagioli@pmigeos.it).



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