In vista dell’imminente emanazione del Decreto Ministeriale contenente le specifiche tecniche del nuovo Registro degli operatori COMPRO ORO che verrà gestito dall’OAM (Organismo degli Agenti in attività finanziaria e Mediatori creditizi), Confartigianato ORAFI ha inviato un documento contenente le sue osservazioni al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Confartigianato ORAFI ribadisce la sua contrarietà all’estensione degli adempimenti previsti per gli operatori compro oro anche agli artigiani orafi che svolgano l’attività di acquisto di oggetti preziosi usati soltanto in via residuale.
Pur condividendo la necessità di monitoraggio delle attività sospette a fini antiriciclaggio nel circuito degli operatori compro oro, Confartigianato ORAFI ha denunciato l’aumento dei costi e degli adempimenti burocratici ed amministrativi per le aziende artigiane interessate dalla normativa.
In particolare Confartigianato ORAFI ha chiesto di escludere dall’applicazione della normativa le imprese artigiane il cui volume di acquisto derivante dall’attività di compro oro sia inferiore ad una determinata percentuale (ad esempio il 20%) sul totale del volume degli acquisti realizzato nell’anno solare.
Per tutte le informazioni a riguardo è possibile contattare il Coordinatore Paolo Frusone (Tel. 0575.314285 – paolo.frusone@artigianiarezzo.it)