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Obbligo etichettatura imballaggi. Baldi “Accolta la nostra richiesta di rinvio ma norma poco chiara”

No a ulteriori costi per le imprese. Subito un tavolo con il Ministero per fare chiarezza


Il Decreto Legge “Milleproroghe” 228 del 30/12/2021”, entrato in vigore a fine anno, ha disposto un nuovo rinvio dell’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi, che quindi entrerà in vigore dal 1 luglio 2022.

A partire da tale data tutti gli imballaggi, anche quelli di piccola dimensione, dovranno essere opportunamente etichettati secondo le modalità stabilite dalle nuove norme allo scopo di informare i consumatori sulla loro composizione e di facilitarne la raccolta differenziata, il riutilizzo o riciclaggio. Si tratta di provvedimenti che interessano quasi tutte le imprese. I produttori di imballaggi hanno l’obbligo di indicare in etichetta la natura dei materiali con i quali vengono realizzati e le imprese che li utilizzano per confezionare o trasportare i propri prodotti potranno impiegare solo imballaggi opportunamente etichettati.

Maurizio Baldi (Presidente Consulta delle categorie Confartigianato Toscana)

Per Maurizio Baldi Presidente della consulta delle categorie economiche di Confartigianato Imprese Toscana, presidente nazionale di Confartigianato Grafici e Tipografi e della Federazione Comunicazione “E’ un grande risultato ottenuto grazie all’impegno di Confartigianato le cui richieste sono state accolte. In questi sei mesi speriamo che possano arrivare i chiarimenti richiesti dal mondo produttivo riguardo alle nuove norme che purtroppo pongono molti dubbi interpretativi e forti incertezze sugli aspetti operativi. Le imprese ora devono affrontare le conseguenze della pandemia e dei rincari dei costi e delle materie prime. Non devono essere gravate di nuovi adempimenti, di ulteriori costi e rischiare sanzioni elevate”.

“Dovranno essere etichettati anche gli imballaggi di piccole dimensioni – prosegue Baldi – come ad esempio la carta velina che troviamo nelle scatole delle scarpe e questo implica il sostenimento di costi per gestire i nuovi adempimenti. Vi sono poi dubbi su come etichettare gli imballaggi multi materiali, come ad esempio le scatole del dentifricio che sono di cartone rivestito di una pellicola di plastica. Potrei continuare con tanti esempi. Si deve fare chiarezza perché le aziende rischiano sanzioni elevate che possono arrivare anche a 40 mila Euro”.

Conclude poi Baldi “Oltre al rinvio Confartigianato ha ottenuto che gli imballaggi che il 1 luglio 2022 risultino già immessi in commercio privi di etichettatura potranno essere commercializzati e utilizzati fino a esaurimento scorte. Oltre a ridurre i rischi per l’ambiente si sono evitati alle imprese ulteriori costi di riacquisto, difficoltà di gestione delle scorte in magazzino e di smaltimento degli imballaggi non a norma”.



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