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Oltre 1000 persone per la Giornata della cultura artigiana: il futuro del Made in Italy passa dai giovani

Il racconto dell'evento che ha messo la nostra città di Arezzo al centro del Sistema Confartigianato nazionale


Mercoledì 19 Marzo 2025 resterà una data storica per Arezzo. La Giornata della Cultura Artigiana ha unito l’Italia degli imprenditori di Confartigianato per indicare che il futuro del made in Italy è nel talento dei giovani.

Oltre 1000 persone hanno gremito il Caurum Hall di Arezzo Fiere e Congressi; un bellissimo confronto tra studenti, imprenditori, vertici di Confartigianato, rappresentanti delle istituzioni, accademici, esponenti della cultura e dello spettacolo. L’evento è stato trasmesso in diretta streaming ed è fruibile sul sito e sui canali web e social di Confartigianato.

I veri protagonisti dell’iniziativa sono stati i 400 giovani, presenti e costantemente evocati nel corso dell’iniziativa dai relatori che si sono succeduti sul palco. Ad aprire i lavori, condotti dalla giornalista Rai Micaela Palmieri, è stato il Presidente di Confartigianato Toscana Ferrer Vannetti il quale ha introdotto i saluti istituzionali del Sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, del Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani e del Presidente della Conferenza Stato-Regioni Massimiliano Fedriga.

Il Presidente di Confartigianato Marco Granelli ha sottolineato il ruolo fondamentale dell’artigianato nell’occupazione giovanile. “Nel 2024 sono nate 83.586 imprese artigiane, con una media di 321 nuove aziende al giorno. Nelle piccole imprese, il 21,2% dei dipendenti ha meno di 30 anni, rispetto al 14,9% nelle medie e grandi imprese. Inoltre, le imprese artigiane ospitano 121.477 apprendisti, pari al 20,6% del totale, contribuendo significativamente alla formazione professionale. Inoltre, come evidenziato da una ricerca Confartigianato-Censis, oltre 4 milioni di giovani sotto i 35 anni (il 39,3% di questa fascia d’età) sono attratti dall’artigianato per le sue caratteristiche di sostenibilità sociale, economica e ambientale e per la sua capacità di unire tradizione e innovazione. Un segnale positivo che ci sprona a far conoscere ai giovani le reali opportunità offerte dal nostro mondo produttivo”.

La quarta edizione ha coinvolto in modalità virtuale le ‘piazze’ italiane con collegamenti da Agrigento (Capitale italiana della cultura 2025) e Nonantola (Modena). Sono intervenuti il Presidente di Confartigianato Sicilia Daniele La Porta, il Sindaco di Agrigento Francesco MiccichèDavide Servadei, Presidente di Confartigianato Emilia-Romagna, Carlo Alberto Rossi, Segretario Lapam Confartigianato Modena Reggio Emilia, Vincenzo Colla, Vice Presidente della Regione Emilia Romagna e le testimonianze di Don Alberto Zironi, Priore dell’Abbazia di Nonantola e dell’artista scultore Dario Tazioli.

Dei valori dell’artigianato nella società contemporanea e per costruire il futuro dei giovani ha parlato anche Paolo Ruffini, regista e attore, collegato da Roma.

I riflettori sono tornati sul palco aretino per l’intervento del professor Stefano Zamagni, economista, docente dell’Università di Bologna, che ha sottolineato la modernità e l’importanza del modello artigiano nella società e nell’economia. I giovani sono stati al centro inoltre dell’intervento dello psicoterapeuta Giuseppe Lavenia, il quale ha approfondito le fragilità vissute dalle nuove generazioni, le criticità dei modelli educativi, la necessità di infondere ai ragazzi fiducia in loro stessi e di far recuperare il contatto con il mondo reale.

Fiducia e realizzazione delle proprie ambizioni che si possono concretizzare in un percorso di lavoro nell’artigianato. Ne è convinto Vincenzo Schettini, docente di fisica, influencer protagonista del progetto L’Artigianato che ci piace”, realizzato in collaborazione con Confartigianato per parlare ai giovani utilizzando modalità di comunicazione moderne e adatte a loro. “Da ex ragazzo oggi professore – ha detto Schettini – per me è un’emozione grandissima incontrare un pubblico gremito di studenti. Ho condiviso con i 400 ragazzi presenti in sala, e nello specifico con alcuni di loro (Giacomo Alessandro, Riccardo e Leonardo), la mia creatività, i miei pensieri e il mio entusiasmo. Sono convinto che il mondo dei giovani nell’artigianato esploderà! Oggi i giovani sono pieni di creatività e hanno tutto il digitale a loro disposizione per realizzare le loro idee, risorse che noi non avevamo al tempo, e sono sicuro faranno grandi cose. La conoscenza è figlia dell’esperienza, diceva Leonardo da Vinci, e solo provando a fare cose con le loro mani i ragazzi sapranno stupirci“.

“L’Artigianato che ci piace, è una delle tante iniziative – ha spiegato il Presidente di Confartigianato Marco Granellicon cui la nostra Associazione fa scoprire alle nuove generazioni il valore dell’artigianato contemporaneo, che, pur radicato nella tradizione, è in costante evoluzione grazie all’innovazione tecnologica. Vogliamo spronare i ragazzi a coltivare il loro talento e la creatività, acquisire competenze e abilità, intraprendere un lavoro indipendente che risponda alle nuove sfide tecnologiche e trasformare le loro passioni in realtà. Crediamo che l’intelligenza artigiana rappresenti un’opportunità concreta per i giovani di diventare protagonisti del futuro”.

La Giornata della Cultura Artigiana si è conclusa con l’intervento del Presidente provinciale di Confartigianato Arezzo, Maurizio Baldi: “Voglio ringraziare i vertici di Confartigianato nazionale per aver scelto Arezzo come sede dove organizzare questa bellissima giornata, ricca di valori e storie da condividere. Se abbiamo potuto ospitare questo grande evento, un grazie va ad ognuno dei nostri dipendenti e al nostro Segretario Alessandra Papini. Noi abbiamo un metodo vincente: fare sistema e squadra tra dirigenti e dipendenti, dalle piccole attività quotidiane alle grandi occasioni come questa. Da domani – conclude Baldi – proseguirà senza sosta l’impegno per supportare le attività artigiane del territorio e promuoverne i valori tra le nuove generazioni”.

“Abbiamo lavorato con grande impegno e dedizione per ospitare ad Arezzo questo grande evento nazionale – ha detto il Segretario di Confartigianato Arezzo, Alessandra Papini a conclusione dell’evento – E’ stata una scommessa vinta e siamo felicissimi soprattutto di aver coinvolto i giovani, in un pomeriggio ricco di spunti e riflessioni per tutte le scelte che faranno nella loro vita. Vorrei che si portassero a casa non solo gli approfondimenti sull’economia, il mondo digitale e l’importanza della didattica che hanno ascoltato con i nostri ospiti, ma anche un messaggio più grande. I giovani devono avere un senso di appartenenza, che sia a uno sport, ad una città o ad una Associazione. Proprio questo li renderà consapevoli dei loro talenti e delle loro potenzialità“.

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